L’export UE vale 30 miliardi e domani?

30 miliardi di export alcolico dall’Europa nel 2024. Domani chissà… Italia distante dalla Francia soprattutto in Oriente.


Sono quasi 30 miliardi… il dato è relativo al valore dell’export alcolico UE nel 2024 e la fonte è di quelle che non consentono obiezioni.


[si legge, più o meno, in: 3 minuti]

Pochi giorni fa Eurostat ha pubblicato una nuova serie infinita di dati e metadati sul commercio extra-Unione dei Paesi membri relativamente all’esportazione di vino, spiriti, birra e affini registrati nello scorso anno.

Non ci fosse tutta l’incertezza e l’instabilità che conosciamo di questi tempi, ci sarebbe da essere soddisfatti perché il valore complessivo di 29,8 miliardi di euro rappresenta quasi l’11% in più di quanto capitalizzato 5 anni prima nel 2019 (26,9 miliardi di euro).

Spirito Italiano export,ue,europa,vino
fonte: Eurostat

Scendendo giusto un minimo nei dettagli, il valore complessivo dell’export è prevalentemente coperto dal vino (il 56,2% quantificabile in circa 16.776 milioni di euro), ci sono poi gli spirits (circa 8.862 milioni, il 29,7%), la birra (circa 3.431 milioni, l’11,5%), sidri, idromele, saké (ca. 495 milioni, l’1,7%) e poi vermouth, aromatizzati e affini con circa 284 milioni che rappresentano l’1% scarso dei complessivi 29.850.619.572 euro (per essere proprio precisi).

eurostat export europa ue 2024
fonte: Eurostat

Complessivamente, la Francia è stata di gran lunga il principale esportatore (a valore) di bevande alcoliche dell’UE verso paesi extra-UE nel 2024, con un totale di oltre 12,1 miliardi di euro, quasi il 41% del totale. Un valore (ricordiamo che stiamo parlando di moneta e non di litri) che doppia quello dell’Italia (al 2° posto globale) e costituito principalmente dagli incassi di vino e spiriti dove la Francia occupa la posizione più alta in graduatoria.

Spirito Italiano export,ue,europa,vino
Valore in milioni di Euro – Analisi SI.net su fonte Eurostat

L’Italia (in valori sommati a quelli di San Marino), è al primo posto nella vendita di vermouth e – diremmo: a sorpresa – di sidri, idromele e saké, al terzo per distillati/liquori e al quinto per birra. Sono però numeri estremamente contenuti se pensiamo che la somma di queste 4 categorie raggiunge i 1.138 milioni e che, solo sul vino, il nostro Paese esporta a valore circa 4.890 milioni di euro.

In classifica globale, dopo Francia e Italia, ci sono Spagna (2.473 milioni), Paesi Bassi (poco sotto con 2.285 milioni) e poi, sopra il miliardo di euro, anche Germania e Irlanda.

Spirito Italiano export,ue,europa,vino
Valore in milioni di Euro – Analisi SI.net su fonte Eurostat

Nelle varie categorie, oltre ai primati di Francia nel vino (davanti a Italia e Spagna) e nella categoria spirits (davanti a Irlanda e Italia), ci sono quelli dell’Italia negli aromatizzati (davanti a Spagna e a una non banale Lettonia) e nei sidri (sopra a Svezia e Irlanda). Per le birre: dominio assoluto dei Paesi Bassi con introiti che doppiano quelli della Germania e vanno ben oltre il quadruplo di quelli del Belgio (più Lussemburgo) e superano il quintuplo di quelli spagnoli e irlandesi.

Dove finiscono le bottiglie?

È bene memorizzare questi dati e capire quanto l’instabilità mondiale creai un danno economico di rilevanza: oltre la graduatoria, è il numero che serve per comprendere davvero quanto.

Nel 2024 (ce lo aspettavamo) sono stati infatti gli USA la principale destinazione delle bevande alcoliche dell’UE, con esportazioni per un totale di circa 8.886 milioni di euro (quasi 9 miliardi, 29,7% del totale) di cui oltre la metà ricavate dal vino (4.894 milioni).

Gli States sono di gran lunga i principali importatori a valore, sono al secondo posto solamente per i sidri dietro al Regno Unito che è stato nel complesso il secondo maggiore partner commerciale dell’Unione con 4.917 milioni di euro.

Spirito Italiano export,ue,europa,vino
fonte: Eurostat

Sopra il miliardo complessivo ci sono anche Cina (1.590 milioni), Canada (1.555), Svizzera (1.405), Giappone (1.292) e Russia (1.237) con Singapore che arriva a 993 milioni di euro.


Oltre al grande dilemma legato all’incertezza creata da Donald, c’è la consapevolezza che l’alcol italiano goda di un importante appeal nei paesi del continente, soprattutto in quelli nordici, ma che ancora serva “spaccare” il mercato in oriente dove le nostre performance “a valore” possono e devono crescere.

Chi ce lo dice? Guardate sotto la tabella di confonto fra export francese e italiano che abbiamo appositamente impostato con filtro. Per molti sarà pure roba nota, ma forse non tutti si immaginano un tale divario del vino in CIna (quasi 900 milioni), Giappone, Australia e (badate bene) Emirati Arabi.

Valore in milioni di Euro - Analisi SI.net su fonte Eurostat Spirito Italiano
Valore in milioni di Euro – Analisi SI.net su fonte Eurostat

Già… gli Emirati Arabi – undicesimo Stato per importazione di alcolico italiano – pare abbiano un amore viscerale per le etichette francesi sia di distillato (oltre 66 milioni spesi nel 2024) ma soprattutto di vino (185 milioni, quasi 7 volte la spesa fatta per quello di casa nostra).

È bene sempre analizzare i dati prima di parlare, soprattutto quelli che si riferiscono a luoghi considerati terre di conquista anche con i prodotti di ricaduta perché… i numeri sono numeri, tutto il resto sono chiacchiere e dealcolato.

torna in alto

fonte: Eurostat
riproduzione riservata – spiritoitaliano.net © 2020-2025