Distilleria Gualco: oltre 150 anni di esperienza nel fare grappa, da più di un decennio si lavora anche per la cosmetica.
LA BELLEZZA DELL’ACINO
L’uva è un frutto straordinario che per noi rappresenta lavoro, alimento, religione, società, edonismo e altro ancora. Sembra incredibile che una semplice pianta rampicante come la vite riesca a generare un insieme di valori così diversi eppure trasversali.
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Fra i temi più attuali ci sono quelli dell’ambiente, della sostenibilità, dell’economia circolare e, anche in questo, il grappolo può ergersi a simbolo di un moderno sistema virtuoso.
Guardando al lavoro di aziende vitivinicole e, soprattutto, delle distillerie, si nota come siano ormai numerose quelle realtà che trasformano le sostanze rimaste nei tini e negli alambicchi in semilavorati che rientrano nel ciclo di trasformazione per tornare a essere una materia prima che genera nuovi prodotti oppure, semplicemente, del fertilizzante naturale o ancora del biocarburante.
Alcune imprese del mondo wine&spirits hanno più o meno recentemente intrapreso anche la strada alternativa che punta al settore della cosmesi, con risultati straordinari. Abbiamo ritenuto estremamente interessante raccontarvi di quelle realtà che, oltre alla gamma di bevande alcoliche, propongono per il vostro carrello una linea di bellezza nata proprio a partire dall’uva.
La bellezza dell’acino è la nuova rubrica di spiritoitaliano.net che prende forma oggi a cura di Elisabetta Failla – benvenuta! – esperta giornalista che negli anni si è occupata di svariati temi (dalla cronaca, alla politica, all’enogastronomia) ma che nell’ultimo decennio ha voluto anche concentrarsi su quelli legati alla bellezza del corpo.
Noi, che curiamo innanzitutto lo spirito, abbiamo sentito la necessità della sua competenza e di aprirci mentalmente a nuovi esercizi editoriali. Un’esperienza che parte proprio adesso, in compagnia di una nota distilleria piemontese di eccellenza.
Buon lavoro Elisabetta e buona lettura a voi
[la redazione]
Distilleria Gualco, cosmetici a base di grappa
Durante il percorso produttivo del vino, vengono generate annualmente notevoli quantità di raspi, fecce e vinacce che, essendo materie prime di derivazione vitivinicola, le leggi Italiane ed Europee non hanno mai considerato come rifiuti, ma anzi come semilavorati di pregio che si prestano per un ulteriore sfruttamento in ambito enologico, energetico ed agricolo.
Da sempre il settore vitivinicolo Italiano per applicare i principi di un’economia circolare utilizza le rimanenze della vinificazione come le vinacce per la produzione della grappa, il distillato italiano per eccellenza. La maggior parte degli imprenditori vinicoli affermano infatti di conferire le vinacce alle distillerie.
Dopo la produzione della grappa, le biomasse rimanenti possono inoltre essere utilizzate per produrre energia, concimi e biocarburanti. Ci sono innumerevoli possibili applicazioni in realtà, in quanto le bucce dell’uva e i vinaccioli presenti nelle vinacce contengono molecole bioattive che sono oggetto di studio nella nutraceutica, materia che studia gli estratti di piante, animali, minerali e microrganismi che hanno una funzione benefica sulla salute dell’uomo, e nella cosmesi.
Nelle vinacce sono presenti fibre, tannini e altre sostanze polifenoliche ma anche una buona percentuale di grassi, zuccheri e sali dell’acido tartarico. Le molecole più interessanti presenti nella vinaccia sono la rutina, la quercitina e il resveratrolo che in base ad alcuni studi contengono principi attivi benefici sul corpo umano.
L’olio di vinaccioli e la grappa vengono utilizzati anche nella cosmetica. Dai vinaccioli infatti si estrae un olio pregiato, utilizzato sia nel settore alimentare che cosmetico, ricco di antiossidanti come il resveratrolo e l’acido linoleico, considerati anche un rimedio per alcuni disturbi.
La Distilleria Gualco dieci anni fa cominciò a utilizzare la grappa, le bucce dell’uva e i vinaccioli presenti nelle vinacce per produrre cosmetici.
L’azienda si trova a Silvano d’Orba, in provincia di Alessandria, ai piedi dell’Appennino ligure, e fu fondata nel lontano 1870 da Paolo Gualco. Da allora la distilleria è sempre stata di proprietà della famiglia e adesso è guidata da Giorgio Soldatini, coadiuvato dal suo staff e dal padre Alessandro che ha appreso il mestiere da sua madre Susanna Gualco e lo ha trasmesso al figlio nel corso degli anni. Nel 2020 l’azienda ha festeggiato 150 anni di attività.
Ma come è iniziata la produzione di cosmetici e profumi?
«Dieci anni fa a una fiera conobbi due ragazze di Novi Ligure, entrambe laureate in chimica, che hanno un laboratorio di cosmetologia, Labor Naturae. – racconta Giorgio – Insieme abbiamo creato una linea di prodotti, due profumi alla grappa, uno più maschile e l’altro più femminile, e una crema mani».
I profumi sono a base di grappa. La fragranza maschile è particolarmente speziata grazie alla presenza del pepe mentre quella femminile si caratterizza per un aroma più floreale. Entrambe, poi, sono particolarmente persistenti. La crema mani è invece a base di olio di vinaccioli ed è idratante, nutriente ed è talmente protettiva da essere ottima d’inverno. Inoltre è davvero golosa per la sua profumazione all’uva fragola. Intanto è allo studio una crema per il viso e un profumatore per ambiente.
Un settore di grande interesse che evidentemente merita nuove idee e sperimentazione. Le bevande della distilleria riscuotono successi internazionali ma appare chiaro di quanto l’attenzione si focalizzi, seppur parzialmente, anche su questo campo. Attendiamo presto i nuovi prodotti di cosmesi firmati Gualco.
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