Class action contro il tequila Diageo

Class action in USA contro Diageo. Don Julio e Casamigos non sarebbero tequila 100% da Agave Azul. Calunnia o verità?


Potrebbe essere intanto un bel danno d’immagine. Sarà vero? Oppure sarà solo un bieco tentativo per patteggiare spillando dollari a una fra le multinazionali più note, più influenti e più potenti sul mercato delle bevande?


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La notizia è fresca ma si sta già diffondendo a macchia d’olio soprattutto all’estero: una class action depositata presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale di New York ha accusato Diageo North America di aver commercializzato falsamente i suoi marchi di tequila come 100% agave.

Il team legale per i diritti dei consumatori di Hagens Berman ha depositato un’istanza congiunta su richiesta di Avi Pusateri (privato cittadino consumetore di NY, ideatore del progetto per barman Jazz Age Cocktails), Chaim Mishulovin (privato cittadino consumatore del New Jersey) e Sushi Tokyo Inc (catena di ristoranti con sede a Brooklyn) che prova a dimostrare la non veridicità di quanto riportato in etichetta per alcuni distillati di pregio commercializzati con marchi appartenenti al gruppo internazionale con sede a Londra

tequila margarita class

I querelanti sostengono che Diageo North America abbia venduto tequila adulterata ai consumatori: «for falsely marketing its highly popular tequila brands and selling adulterated tequila to consumers» argomentando di aver pagato prezzi super-premium per una distillato che in realtà non è né un prodotto premium e né tequila al 100% Agave Azul come dichiarato.

Vero o non vero, l’insinuazione getta ombre su alcuni Casamigos e Don Julio (tra i primi cinque brand di tequila più venduti al mondo) che, secondo gli accusatori, conterrebbero concentrazioni significative di alcol da canna o di altro tipo, anziché tequila pura.

Casamigos è promosso sul mercato come un “marchio di tequila super-premium“, con ogni bottiglia etichettata “Tequila 100% Agave Azul”. Allo stesso modo, Don Julio è promosso come un “tequila di lusso” e specifica sul suo sito web che le sue bottiglie contengono “100% Blue Weber Agave”.  

L’agave Azul Weber, nota per il suo caratteristico colore blu-grigio, è l’unica specie di agave legalmente consentita dalla legge statunitense e messicana per essere utilizzata nella produzione di tequila. I distillati prodotti con agave blu al 100% sono venduti a un prezzo più alto perché la sua coltivazione richiede circa 5-10 anni ed è più difficile da raccogliere.  

afave azul
credits: Los Muertos Crew

Gli avvocati, riferendosi anche a testimonianze importanti (rappresentanti di Consejo Mexicano del Agave e del sito web Mezcalistas), sono convinti che sia diffusa la pratica di “allungare” tequila con alcol extra-agave e che ciò (in base ad alcuni test) sia stato fatto anche per alcuni dei prodotti dei marchi in questione.

Si ritiene che l’azienda potrebbe essere stata tentata di “tagliare i costi” durante la produzione, mantenendo al contempo le sue affermazioni di marketing presumibilmente ingannevoli.

Il team legale Hagens Berman chiede l’avvio di un processo e un importante indennizzo danni per i prezzi pagati dai consumatori e, al tempo stesso, si invitano eventuali fruitori delle bevande a compilare un modulo e inserirsi in questa class-action per aver diritto a un risarcimento.

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courtesy: Consejo Mexicano Regulador de la Calidad del Mezcal

Dove starà la verità? Quanto c’è di reale e quanto è invece frutto della ricerca di visibilità? Noi non scendiamo oltre pur avendo una nostra idea personale. La nostra opinione di massimo rispetto per el maguey e per i distillati da agave, potete leggerla (per l’appunto) su una rubrica tutta dedicata.

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fonte: Hagens Berman
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