World’s 50 Best bars 2025: Top 100

Si tinge di tricolore il World’s 50 Best Bars. Vince l’anima italiana del Bar Leone di Hong Kong. Moebius Milano al 7°. La TOP 100

Da 17 edizioni, The World’s 50 Best Bars fornisce una prestigiosa classifica annuale secondo l’opinione degli esperti internazionali di settore. L’elenco si propone come guida ai migliori cocktail bar e locali nel mondo.

[si legge, più o meno, in: 4 minuti]

Dal 2017, la graduatoria si è estesa da 50 a 100 pur mantenendo il suo nome originale e, tradizionalmente, l’annuncio delle posizioni 51-100 viene diffuso con qualche giorno di anticipo per mantenere più alta la tensione in attesa della TOP 50.

Elenco dei migliori che, per l’anno 2025, è arrivato poche ore fa nella cerimonia ufficiale degli “The World’s 50 Best Bars awards” trasmessa in diretta streaming da Hong Kong.

Iniziativa lanciata nel 2009, The World’s 50 Best Bars è oggi di proprietà e organizzata da William Reed Business Media, il gruppo che gestisce, fra gli altri, anche i concorsi “The World’s 50 Best Restaurants“, “The World’s 50 Best Hotels“, “Latin America’s 50 Best Restaurants“, “Asia’s 50 Best Restaurants” e “Asia’s 50 Best Bars“.

La classifica viene stilata sulla base delle preferenze espresse dalla The World’s 50 Best Bars Academy, un panel di oltre 800 esperti con parità di genere di cui un terzo è composto da titolari di locali e bartender, un altro terzo da esperti internazionali di cocktail e il restante 33% da giornalisti di tutto il mondo.

Ogni appartenente alla giuria ha 8 preferenze a disposizione (max 5 per locali della loro area geografica), da esprimere in forma assolutamente anonima, senza criteri predeterminati, e da assegnare in base alle proprie migliori esperienze negli ultimi 18 mesi.

I votanti sono distribuiti su 29 aree geografiche globali, ognuna guidata da un coordinatore dell’Academy. Main sponsor è Perrier… roba grossa.

Anche l’edizione 2025 ha portato un’importante novità, un’altra “prima volta“: quella del Bar Leone di Hong Kong che ha scalzato in vetta lo Handshake Speakeasy di Città del Messico e lasciato sul gradino più basso del podio il “Best 2023” Sips di Barcellona.

Bar Leone

Il Best Bar 2025 ha vinto “a casa sua” ma ha cuore e cervello di “casa nostra”. Il Bar Leone, aperto nel cuore di Hong Kong a giugno 2023, è nato infatti dall’idea e dal genio del pluripremiato bartender romano Lorenzo Antinori (esperienze a Londra, Seoul e Hong Kong).

Il concept del bar è un tributo ai cocktail popolari e alla pop-culture italiana senza tempo, emulando l’atmosfera conviviale e senza pretese dei tradizionali bar di quartiere romano (soprattutto Trastevere, il cui simbolo, il Leone, dà appunto il nome al locale) e lo fa con alta qualità e umorismo – evidentemente vincenti [ndr] –

Il programma dei cocktail adotta un approccio “a bassa manipolazione”, focalizzato sulla semplicità, l’artigianalità e la stagionalità degli ingredienti, distaccandosi dalle mode complesse. Antinori punta a far rivivere i classici, tra cui spicca il Bellini, servito in un tumbler come nell’originale veneziano, ma con l’aggiunta di eau de vie di mandorle e una spuma soffice.

Nonostante l’eccellenza dei cocktail, pare che gli ospiti tornino regolarmente per il servizio accogliente e per i famosi panini – “quasi virali” [cit.] – con la mortadella.

L’Handshake Speakeasy, come accennato sopra, ha lasciato la sua 3^ posizione 2023 (praticamente scambiandola) all’ex campione Sips di Barcellona mentre, fra di loro, è arrivata al 2° posto come un uragano la new entry Bar Leone di Hong Kong, locale di chiara ispirazione italiana, co-fondato e gestito dal giovane romano Lorenzo Antinori che, a questo punto, può puntare a raggiungere la vetta nelle prossime edizioni. Handshake Speakeasy

Appena fuori dal podio, la risalita del Paradiso di Barcellona dal 10° al 4° posto lo porta appena sopra al londinese Tayēr + Elementary (sceso di una posizione dal 2024).

La sfida di sempre fra le “capitali del drink e dello style” vede primeggiare ancora New York che nella Best 50 supera Londra per 8-7 con la città inglese che però ne mette 2 nelle Top Ten (Tayēr + Elementary e Connaught Bar) mentre la più alta della “Grande mela” è il Superbueno al 12. Doppia presenza nei primi 10 anche per Barcellona (Sips e Paradiso), la miglior accoppiata cittadina in assoluto.

Best in continent e la presenza italiana

Il Bar Leone è stato ovviamente anche premiato come “The Best Bar in Asia“, l’Handshake Speakeasy come “The Best Bar in North America“, così come il Sips è quello in “Europe“.

Per il Sudamerica il miglior piazzamento (10°) è quello dell’argentino Tres Monos di Buenos Aires, il Caretaker’s Cottage di Melbourne (19°) è invece il migliore dell’Oceania mentre il titolo “The Best Bar in the Middle East & Africa” è andato nuovamente al Mimi Kakushi di Dubai (36° generale). Infine, per l’Africa: vittoria dell’Hero Bar di Nairobi (69° posto).

Come nel 2024, l’Italia ne ha messi 4 nei primi 50. Grandissima prestazione del Moebius Milano (new entry lo scorso anno al 38° posto) che arriva nella Top ten al 7° posto.

Guadagna 14 posizioni rispetto al 2024 e raggiunge un ottimo 22° posto il Locale Firenze di Firenze, il Drink Kong di Roma resiste nei Top40 (40°), mentre il 1930 di Milano recupera 7 posizioni agganciando la 43^.

Vediamo intanto i magnifici 50 World’s Best Bars e poi, più sotto, la classifica fino alla 100^ posizione.

The World’s 50 Best Bars: 1° – 25°

The World’s 50 Best Bars: 26° – 50°

Sotto la posizione 50 (e comunque una bellissima soddisfazione) ci sono altri 4 locali italiani: il Freni e Frizioni di Roma (58° posto), L’Antiquario di Napoli (risalito alla 63^ dalla 78^), il ritorno al 98° posto del Jerry Thomas Speakeasy di Roma e Gucci Giardino di Firenze come new entry al 99°.

The World’s 50 Best Bars: 51° – 75°

The World’s 50 Best Bars: 76° – 100°

Premi speciali

The World’s Best Bar in continent 2025:

• Africa: Hero Bar, Nairobi
• America del nord: l’Handshake Speakeasy, Mexico City
• America del sud: Tres Monos, Buenos Aires
• Asia (mondo): Bar Leone, Hong Kong
• Europa: Sips, Barcelona
• Medio Oriente: Mimi Kakushi, Dubai
• Oceania: Caretaker’s Cottage, Melbourne

Premi speciali al locale:

• premio Campari One To Watch: al Bar Mauro di Mexico City
• premio Rémy Martin Legend of the List: al Baba au Rum di Atene
• premio Three Cents Best New Opening: al Sip & Guzzle di New York
• premio Ketel One Sustainable Bar Award: al The Cambridge Public House di Parigi
• premio Disaronno Highest New Entry: al Mirror Bar di Bratislava
• premio Michter’s Art of Hospitality Award: al Lady Bee di Lima
• premio Nikka Highest Climber Award: al Moebius Milano di Milano
• premio Siete Misterios Best Cocktail Menu: al Backdoor Bodega di Penang
• premio Bareksten Best Bar Design Award: al Tigra + Disco Pantera di Sidney

Riconoscimenti ai professionisti

Il Roku Industry Icon è il premio assegnato da tutti i giurati al/alla professionista che più di ogni altro/a ha contribuito per la crescita del settore bar. Ancora una volta arriva un riconoscimento a un italiano che si è realizzato all’estero.

Nel 2009, Simone Caporale arrivò a Londra con €2000 e un sogno: sfondare in quella che credeva essere la capitale mondiale dei cocktail. Oggi, con una collezione di riconoscimenti mondiali, è una figura d’ispirazione per i bartender con ambizioni simili.

Nato in un piccolo villaggio vicino al Lago di Como, in Italia, Caporale iniziò il suo percorso nell’ospitalità lavando bicchieri in un bar in riva al lago. La sua carriera decollò proprio a Londra, in particolare durante i cinque anni trascorsi all’Artesian. Qui, insieme ad Alex Kratena, stravolse il tradizionale bar d’albergo con offerte sperimentali, portando il locale a vincere il titolo di “The World’s Best Bar” per quattro volte (2012-2015).

Simone Caporale ha vinto il Roku Industry Icon Award 2025, per aver rivoluzionato il settore e per il suo costante spirito pionieristico. Il suo “impero globale” è in continua espansione:

1. Sips (Barcellona): aperto nel 2021 con Marc Álvarez, ha raggiunto la vittoria nei The 50 Best Bars 2023.
2. Boadas (Barcellona): il più antico cocktail bar della città, preservandone l’eredità.
3. Montana (Hong Kong): prima avventura in Asia, aperta nel 2025 con Lorenzo Antinori, che propone drink cubani e snack irriverenti, fedele al suo motto: “servire drink seri in modo splendidamente poco serio”.

Oltre l’attività di bartending, Caporale è attivo nella formazione (con The Art of Bartending) e nell’industria etica (cofondatore del collettivo P(our) Symposium). Complimenti!

Altos Bartenders’ Bartender Award

Il premio al bartender preferito è andato a Uno Jang, coreano che arrivò a Singapore senza esperienza.

La sua ascesa è legata al Jigger & Pony di Singapore, dove ora è Direttore Creativo. Jang è noto per il suo metodo di creazione ingegneristico e meticoloso, che scompone i classici per perfezionarli. Nonostante il ruolo direttivo, continua a lavorare dietro il bancone per trasmettere la sua arte alla nuova generazione.

L’Altos Bartenders’ Bartender Award 2025 è l’unico premio votato dai colleghi ai World’s 50 Best Bars. Un premio quindi molto sentito da tutti i professionisti.

Lo scorso anno finì così. Sopra, il video della cerimonia finale da Hong Kong.

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fonte: The World’s 50 Best Bars
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