Il Parlamento UE approva il nuovo Regolamento a tutela delle Indicazioni Geografiche. DOP e IGP si rafforzano: è fatta!
Adesso è fatta sul serio. Il Parlamento europeo ha approvato in seduta plenaria, il nuovo Regolamento UE nel settore wine&spirits e prodotti agricoli a Indicazione Geografica.
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Il “grosso” era già stato portato a casa a ottobre scorso ma la politica è vita (o forse peggio) e può sempre riservare brutti scherzi soprattutto in situazioni di fine mandato.
Sorprese, per fortuna, non ce ne sono state e con 520 voti favorevoli, 19 contrari e 64 astensioni, il Parlamento ha dato il via libera definitiva alla riforma delle norme dell’UE per (meglio) regolare il sistema delle DOP e IGP (questo il testo approvato). Si fa quindi riferimento a tutti quei prodotti agroalimentari e ai vini protetti come DOP o IGP e alle bevande spiritose a marchio IG (l’UE protegge anche le STG). Qui i dettagli sui regimi di qualità dell’UE.
E’ un risultato notevole, potremmo definirlo esemplare pensando a tutte le nostre eccellenze che periodicamente sono costrette a tutelarsi da chi cerca di sfruttarne il marchio. In più, per la prima volta si uniscono in un’unica base legislativa tutte le produzioni del mondo vino, quello spirits e dell’agroalimentare, rafforzando contemporaneamente il ruolo dei Consorzi di tutela e fornendo strumenti più efficaci per uno sviluppo competitivo e sostenibile delle produzioni di qualità.
Una battaglia, un percorso a ostacoli, che (indipendentemente da come la si veda politicamente) ha avuto nel relatore Paolo De Castro il condottiero affiancato dal sistema dei Consorzi di tutela e delle istituzioni per redigere un testo efficace e attuale per lo sviluppo sostenibile dei comparti.
De Castro ha espresso ovviamente la sua soddisfazione in conferenza stampa: «Una bella notizia dopo due anni di lavoro. Il nuovo Regolamento sulle Indicazioni Geografiche mette in primo piano il lavoro degli agricoltori e il rispetto dei prodotti sui mercati internazionali. Una tutela che protegge anche da tentativi di contraffazione web e che valorizza tutte quelle pratiche sostenibili della filiera agro-alimentare sempre più sinonimo di eccellenza, unicità e legame con il territorio.
Vi ricordiamo gli obiettivi essenziali del nuovo regolamento, dopo un iter durato oltre tre anni:
- una procedura di registrazione semplificata e più efficiente, che ridurrà i tempi di attesa tra la domanda e l’effettiva registrazione dell’IG
- una maggiore protezione delle indicazioni geografiche, anche online, nei nomi di dominio contenenti indicazioni geografiche attraverso l’uso di blocchi geografici, in linea con il regolamento sui servizi digitali
- un ruolo rafforzato delle associazioni di produttori: gli Stati membri potranno attribuire ad associazioni di produttori la designazione di associazioni di produttori riconosciute, con maggiori poteri e responsabilità; l’accordo raggiunto oggi mira a mantenere le disposizioni esistenti sulle associazioni di produttori riconosciute in alcuni Stati membri, lasciando agli altri Stati membri la facoltà di istituire un sistema di riconoscimento
- una maggiore enfasi sulla sostenibilità: le associazioni di produttori potranno concordare pratiche di sostenibilità, per i prodotti agricoli e i vini, che vadano al di là delle norme nazionali o dell’Unione e, se lo desiderano, potranno illustrare tali pratiche nelle relazioni sulla sostenibilità
- l’inclusione, nell’ambito di applicazione del nuovo regolamento, di alcune disposizioni relative al vino che sono attualmente contemplate dal regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (OCM)
Soddisfazione anche da parte delle associazioni e degli enti di tutela come Fondazione Qualivita, Origin Italia, Federdoc, Afidop, Assodistil e, infine, lo stesso MASAF attraverso le parole del Ministro Francesco Lollobrigida: «Un ulteriore traguardo in difesa delle nostre eccellenze è stato raggiunto oggi con il voto in Europa sull’approvazione della riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche. L’obiettivo del nuovo regolamento è quello di difendere i prodotti certificati dai tentativi di imitazione ed emulazione. Dobbiamo continuare a puntare sulla qualità e l’eccellenza che ci caratterizza da sempre e sulla distintività che rende così particolari le nostre produzioni agroalimentari al punto da diventare uniche sul mercato globale. È fondamentale difendere i nostri produttori e il Sistema Italia».
fonti: Parlamento Europeo – MASAF – Fondazione Qualivita
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