In attesa del 2026, L’Aquila propone vino d’Abruzzo e cultura del territorio. Tre giorni nel centro storico per la nuova Vinorum.
È la prima edizione di un evento che va oltre la semplice occasione di conoscere il vino e i produttori. Un appuntamento denso di significati che sa di rinascita e prologo per il prossimo futuro.
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Un weekend a L’Aquila, città che da sedici anni sta vivendo una difficile fase di ricostruzione cittadina e sociale, per vivere la festa di Vinorum – Festival del Vino d’Abruzzo.
Da venerdì 16 a domenica 18 maggio, il centro storico del capoluogo regionale sarà lo spazio per raccontare al grande pubblico l’anima autentica del territorio attraverso calici e tante attività collaterali. Tre giorni da “capitale enogastronomica” in attesa del 2026 in cui L’Aquila sarà Capitale italiana della cultura.
L’iniziativa, supportata dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e con il patrocinio della Regione e del Comune dell’Aquila, proporrà: degustazioni, tavole rotonde, masterclass con abbinamenti wine&food, incontri con i produttori, percorsi di approfondimenti storico culturali, streetfood e molto altro.
Tutti i giorni dalle 17.00 alle 24.00 gli stand saranno aperti al pubblico e sarà possibile assaggiare ed acquistare le migliori eccellenze locali. Durante la giornata si potrà partecipare ai diversi eventi organizzati nei chiostri del centro storico.
In un contesto emozionante, appassionati e curiosi potranno così vivere un’esperienza immersiva tra i sapori e i profumi dei migliori prodotti enogastronomici d’Abruzzo. Non sarà solo degustazione: l’evento Vinorum si pone l’obiettivo di andare oltre e raccontare il legame profondo tra vino, territorio e cultura, con appuntamenti che porteranno i visitatori alla scoperta di borghi, monumenti storici e location artistiche, aperti per l’occasione.
Il vino rimarrà comunque fulcro, lo ha confermato anche il presidente del Consorzio tutela vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi: «Vinorum è una straordinaria vetrina per i nostri produttori e per il patrimonio vitivinicolo abruzzese. Un’occasione per mostrare quanto questo territorio sia in grado di esprimere qualità, identità e visione. Un evento in una città simbolo della resilienza abruzzese e che si prepara ad essere anche Capitale italiana della Cultura».
Una bella città, un consorzio vinicolo, un po’ di cibo e qualche iniziativa culturale a latere con ritmi misurati. Alla fine, sono quelle formule che oggi riteniamo ancora vincenti per il nostro mondo, quelle che ti invitano a capire come il vino possa esssere una chiave di lettura della storia e dell’identità di un intero territorio.
Il programma è in via di definizione, organizzatevi intanto il viaggio in attesa di tutte le informazioni sul sito vinidabruzzo.it
fonte: Consorzio tutela vini d’Abruzzo
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