sake chiama milano… milano risponde


(Fuori) Milano Sake Challenge 2023: un breve racconto “giallo” in due atti. Siamo la nuova Terra promessa


Domenica mattina, la solita cappa di caldo afoso avvolge una Milano sonnecchiosa che pian piano si sta svegliando…


[si legge (più o meno) in: 5 minuti]


…tutto sembra scorrere tranquillo come sempre, ma è una giornata diversa, una domenica diversa, una Domenica bestiale, come cantava Fabio Concato (e come teniamo musicalmente in sottofondo): oggi l’Oriente impetuoso invade la città. Oggi è in programma la Fuori Milano Sake Challenge.



Ma facciamo un piccolo passo indietro e partiamo dall’inizio che sicuramente è meglio.


Atto primo (sab 24 giugno): Milano Sake Challenge

sottotitolo: Alla ricerca del colpevole

Le leggi di mercato sono impietose e inesorabili, seguono le loro perfide logiche e non lasciano scampo alle improvvisazioni. Seguire il loro andamento aiuta la sopravvivenza. Se i numeri dicono che l’Italia sta avendo livelli di crescita decisi nel consumo di sake (i più grandi d’Europa), se le vendite hanno un sensibile segno positivo, ecco allora che il riservato Giappone, così distante geograficamente, spalanca gli occhi e sulla grande carta mondiale appesa alla parete traccia un bel cerchio rosso sul nostro stivale con una freccia puntata!


Spirito Italiano fuori sake challenge milano 2023
foto: MB ©




Qui bisogna andare, dobbiamo interessarci a questa nuova Terra promessa, spingere l’acceleratore, promuovere, partecipare agli eventi che si tengono…


Così, nel momento in cui la Sake Sommelier Association (l’associazione internazionale di riferimento per i degustatori, professionisti ed appassionati al di fuori del Giappone) ha l’onore di organizzare proprio a Milano uno dei pochi, grandi, concorsi mondiali ufficiali di riferimento, la voglia di mettersi in gioco ed espandere i propri confini fa si che i numeri possano esplodere.


Spirito Italiano fuori sake challenge milano 2023
foto: MB ©

Se l’anno scorso le bottiglie che fecero la spola dal Giappone all’Italia per la Milano Sake Challenge furono all’incirca 400, quest’anno le già citate “leggi di mercato” hanno fatto sì che la partecipazione sia stata ancora più massiva facendo abbondantemente superare le 600 referenze in gara.

E’ stata così messa a dura prova l’organizzazione e soprattutto i circa 150 giudici che hanno avuto il loro bel daffare lungo tutto il corso della giornata. Anche perché erano ben 3 i livelli di valutazione (e quindi di premiazione) per i migliori sake per il gusto italiano:

  • Tasting
  • Best design ed estetica dell’etichetta
  • Food pairing (con i cibi tipici italiani, dalla pizza margherita al gelato alla fragola passando per la pasta alla bolognese, il prosciutto crudo e l’insalata di mare)

A questo punto rispettiamo la sacralità e l’aurea di riservatezza che deve circondare un concorso, abbiamo trovato il colpevole, si chiama Sake, rimaniamo in attesa della proclamazione dei vincitori e dichiariamo chiuso il Primo atto.


Spirito Italiano fuori sake challenge milano 2023
foto: MB ©


Atto secondo (dom 25 giugno): Fuori Milano Sake Challenge

sottotitolo: … E non poteva mica finire qui!

Bello il concorso e grande la partecipazione, ma pur sempre evento chiuso e ristretto agli addetti ai lavori. Bisogna cercare di andare oltre, proporre ulteriore conoscenza in materia, intercettare e coinvolgere il grande pubblico (siamo pur sempre a Milano, città con milioni di abitanti e turisti). Insomma, una volta trovato il colpevole adesso cerchiamo il movente!


Spirito Italiano fuori sake challenge milano 2023

Ci sono a disposizione tante bottiglie, sono arrivati tanti Sake sommelier da tutta Italia ma soprattutto (si era già accennato per caso alle leggi di mercato?) c’è la richiesta da parte di tanti produttori giapponesi di poter essere presenti di persona, di collaborare, partecipare, promuovere, portare conoscenza, cultura.

Si sta poco a fare uno più uno, e quindi perché non organizzare un evento importante, rivolto al grande pubblico, dove proporre a tutti lo sfaccettato mondo di questo fermentato alcolico così vario e interessante e soprattutto così richiesto?


Nasce così quella che è stata definita la Fuori Milano Sake Challenge: Nella splendida cornice del NHOW Hotel di Via Tortona, sono state aperte le porte a curiosi e appassionati per un pomeriggio di festa e cultura, dove:

  • tutti i 600 sake del concorso sono stati messi in libera degustazione
  • una folta schiera di esperti si sono messi a disposizione dietro i tavoli per guidare in un viaggio sensoriale unico nel suo genere, introducendo i neofiti a questo magico mondo o scambiando semplicemente opinioni con chi invece è già più a conoscenza della materia
  • tanti rinomati produttori giapponesi hanno fermamente voluto essere presenti di persona, con i loro stand e i loro costumi tipici, a portare direttamente il loro sapere, la loro diversa cultura,  e promuovere le loro specialità
  • a scandire tutto il corso della lungo pomeriggio, al piano superiore, alcune comode (e fresche) sale, hanno visto il susseguirsi ininterrotto di una serie di masterclass, per ogni gusto e livello, che hanno presentato dall’ABC del Sake fino alla gestione dei difetti, passando per la presentazione delle diverse categorie di prodotti
  • è apparso come special guest finale il Consorzio del Parmigiano Reggiano che è intervenuto con il suo comitato degli assaggiatori certificati per eleggere i migliori sake in abbinamento al Parmigiano Reggiano stagionato 12, 24 e 40 mesi.
  • (last but not least) anche gli amici del whisky giapponese hanno voluto onorare la manifestazione con la loro presenza, grazie all’intervento del brand Sasayaki che ha portato un ulteriore briciolo di qualità ed eleganza con i suoi assaggi

Spirito Italiano fuori sake challenge milano 2023
foto: MB ©

Una organizzazione complessa, meticolosa, precisa e rifinita fino all’ultimo istante, che si è messa in attesa di quella che sarebbe stata la risposta del pubblico. Quando i dati finali parlavano di un numero di iscritti decisamente superiore al migliaio qualcuno ha iniziato a preoccuparsi sulla possibilità di sopravvivenza e tenuta davanti a una ondata simile di presenze, ma è stato un attimo, perché appena aperte le porte non c’è stato più tempo di pensieri. Nel giro di pochi minuti gli ingressi hanno subito iniziato a susseguirsi senza fermarsi un attimo, e allora ci si è resi conto che non ci sarebbero state defezioni.


Spirito Italiano fuori sake challenge milano 2023
foto: MB ©

Un flusso ordinato ha riempito i due grandi saloni. I tavoli sono stati presi d’assalto, i Sake sommelier hanno dovuto prodigarsi e spendere tutte le forze disponibili per spiegare e rispondere a ogni tipo di quesito. Il pubblico ha rivelato un interesse anche superiore alle aspettative, si è informato, ha ascoltato con attenzione, ha chiesto, ha dibattuto e ha assaggiato quanto possibile.

I produttori giapponesi, si sono anche loro “difesi” ad oltranza come hanno potuto, mettendo a dura prova gli interpreti che hanno dovuto per tutto il tempo tradurre avanti e indietro domande e le risposte di ogni tipo.


E se all’orario di inizio, previsto per le 14, la fila in attesa si snodava già lunga per i corridoi dell’hotel, non è stato poi assolutamente possibile rispettare il previsto orario finale delle ore 19 perché la voglia di conoscere (e di assaggiare) era ancora tanta, per cui la festa è proseguita ancora a lungo, praticamente fino all’esaurimento di tutto il “carburante” disponibile.

Menzione d’onore per tutti i presenti, da un lato all’altro della barricata (tutti ritenuti ugualmente colpevoli dalla giuria in quanto “diffusori della cultura del sake”) e fine del Secondo atto.



Spirito Italiano fuori sake challenge milano 2023
foto: MB ©

Epilogo


Sarà la voglia di novità, saranno i sentori esotici di un mondo lontano, di una cultura diversa dalla nostra, ma l’interesse che avvolge il fenomeno sake non sembra al momento al momento fermarsi.

C’è sete di conoscere e di sapere, capire questo fermentato di riso (non distillato, mi raccomando) che nasce tantissimi anni fa con lo scopo di accompagnare il cibo ma che pian piano si sta sdoganando anche per la degustazione vera e propria.

Un piacere e una delicatezza per tutti i sensi e per tutte le occasioni, specie quando c’è maggiore consapevolezza su cosa e come fare. Caldo o freddo, da solo o in compagnia, anche nei cocktail. La parola d’ordine è: osare sempre.


Spirito Italiano fuori sake challenge milano 2023
foto: MB ©

La via è ormai tracciata, si tratta ora di non fermarsi ma continuare a formarsi, procedere nel cammino, con  il supporto delle fonti originarie che sono vicine – eccome! – : il Giappone non aspetta altro che venire da noi (o noi andare da loro). Altre domeniche bestiali ci attendono, e non solo a Milano.



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