Essere Vignaioli: 101 Punti di affezione FIVI ospiteranno questa settimana un’anteprima diffusa del Mercato e dei suoi valori.
Si avvicina novembre e l’appuntamento “clou” per gli appassionati di vino artigianale e di territorio: il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI a Bologna.
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Sono già aperte le prevendite online per l’evento che, dal 15 al 17 novembre, riunirà circa 1.000 Vignaioli da tutta Italia e un po’ d’Europa (ci torneremo nei prossimi giorni). Contestualmente, se ne respira già l’aria vibrante grazie a un’iniziativa che può esserne considerata una piccola anteprima distribuita.
La FIVI ha infatti lanciato una speciale edizione della sua manifestazione diffusa. La carica, quest’anno, è quella dei “101 Punti di Affezione FIVI” che, per una settimana intera, si trasformeranno nel cuore pulsante del “bere indipendente” italiano.

“Essere Vignaioli” per una settimana
Quella che in passato era l’attesa giornata “Essere Vignaioli. Storie di vigne e di vini”, si trasforma in un’edizione che si estenderà da oggi lunedì 20 a domenica 26 ottobre 2025. Ben 101 Punti di Affezione FIVI lungo tutto lo stivale – selezionate enoteche, osterie e ristoranti amici dei Vignaioli – saranno pronti ad accogliere clienti e wine lover con un calendario ricco di eventi, degustazioni, cene e aperitivi dedicati interamente ai vini dei soci FIVI.
Non solo una vetrina commerciale, ma un’immersione speciale nello spirito che anima la Federazione. Come sottolineato dalla federazione: «In ogni locale, uno o più soci della FIVI racconteranno innanzitutto che cosa significa essere un Vignaiolo Indipendente e qual è lo spirito della associazione, presentando e facendo degustare i vini di altri colleghi, in un clima di amicizia e collaborazione».
Si tratterà di un vero e proprio scambio culturale e professionale, come precisato dalla stessa presidente FIVI Rita Babini: «Ascoltare un Vignaiolo delle Alpi che presenta il vino di una Vignaiola siciliana, o il giovane Vignaiolo piemontese che racconta il lavoro di una storica cantina campana, è il modo migliore per respirare lo spirito che anima la FIVI. E quello stesso spirito di festa e amicizia lo vogliamo ricreare ogni anno tra i banchi di assaggio al Mercato dei Vini. ‘Essere Vignaioli’ significa proprio questo».
Un appuntamento da segnare in agenda sarà quello di mercoledì 22 ottobre a Bologna. In collaborazione con AMO – Associazione Mescitori Organizzati, e con il supporto di Ascom e del Comune di Bologna, sei indirizzi della città inviteranno dietro il banco altrettanti Vignaioli Indipendenti del territorio. La serata sarà interamente dedicata a vini locali abbinati alla gastronomia bolognese, un’occasione perfetta per promuovere la neonata Denominazione Comunale (De.C.O.) sugli abbinamenti tra cibo e vino, celebrando l’unione tra tradizione vinicola e culinaria.

I 101 “Punti di affezione”
Per gli appassionati, “Essere Vignaioli” è l’occasione per incontrare i produttori prima di perdersi tra gli stand del Mercato. I Punti di Affezione FIVI – riconoscibili dal logo di Ampelio, l’immagine del Vignaiolo che porta la cesta d’uva – sono locali selezionati che hanno fatto dei valori di territorialità, artigianalità e sostenibilità i pilastri della propria attività, replicando quotidianamente la filosofia della Federazione, che dal 2008 promuove e tutela il lavoro dei produttori che seguono l’intero ciclo, dalla coltivazione delle uve all’imbottigliamento e alla commercializzazione.
Il numero dei Punti aderenti all’iniziativa, per regione:
- Piemonte: 14
- Liguria: 1
- Lombardia: 15
- Trentino – Alto Adige: 4
- Friuli Venezia Giulia: 1
- Veneto: 7
- Emilia Romagna: 8
- Toscana: 8
- Marche: 12
- Lazio: 8
- Abruzzo: 2
- Molise: 1
- Campania: 4
- Puglia: 8
- Basilicata: 1
- Calabria: 5
- Sicilia: 2
Seleziona qui per l’elenco completo dei 101 Punti di Affezione (sito web FIVI)
Questa settimana di ottobre sarà il prologo del mese prossimo con il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2025, rassegna organizzata da BolognaFiere con il patrocinio di Regione Emilia Romagna e Comune di Bologna (dove siamo stati anche lo scorso anno) che ospiterà circa 1.000 vignaioli, affiancati da delegazioni europee in rappresentanza delle associazioni nazionali appartenenti a CEVI (Confédération Européenne des Vignerons Indépendants) e dai soci di FIOI (Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti).

Le masterclass del Mercato FIVI 2025
Esposizione walk around a parte, sono state pensate 4 masterclass di approfondimento che dal Piemonte porteranno in Calabria, passando per il trentino e il Lazio nei primi 2 giorni di manifestazione. La sintesi:
Sabato 15 novembre
Ore 11.30 – Il Moscato di Canelli: ritorno al futuro
- Una masterclass che celebrerà la neonata e prestigiosa DOCG Moscato di Canelli, riconosciuta per l’unicità del suo terroir. L’incontro, che sarà condotto da Mario Pojer e tre produttori locali (Cerutti, Forno, Giovine), esplorerà la storia e l’evoluzione di questo vino piemontese a bassa gradazione alcolica. La degustazione comparativa spazierà tra annate recenti e più evolute, dimostrando la sorprendente eleganza del Moscato di Canelli nel tempo. L’apertura sarà a cura degli Olivicoltori FIOI con l’olio Extremum (Monocultivar Taggiasca) dell’azienda agricola Paolo Cassini (Liguria).
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Ore 14.30 – Cataldo Calabretta: il Cirò nel cuore, da quattro generazioni
- La sessione sarà un focus sul Cirò e la storia ultra-centenaria della famiglia Calabretta. Cataldo Calabretta dialogherà con Andrea Miotto (Veneto) per illustrare la sua visione incentrata sulla valorizzazione del Gaglioppo in purezza. La degustazione esplorerà l’identità del Cirò attraverso l’etichetta storica L’Arciglione, presentando l’evoluzione di tre annate di Rosato e tre di Rosso Classico Superiore, tra cui il 2012, mettendo in luce freschezza, struttura e profondità del vitigno. La masterclass sarà aperta con la degustazione dell’Olio Monovarietale Dolce di Rossano dell’azienda agricola Fratelli Renzo (Calabria).
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Domenica 16 novembre
Ore 14.30 – Un rosso dolomitico: il Teroldego secondo Giulio de Vescovi
- L’appuntamento sarà dedicato al Teroldego, il rosso autoctono della Piana Rotaliana (Trentino), la cui storia con la famiglia De Vescovi risale a oltre 400 anni. Giulio de Vescovi, l’interprete contemporaneo, ne discuterà le potenzialità e il blasone con Andrea Pieropan (Veneto). La degustazione verticale coprirà diverse annate del Teroldego Rotaliano DOC “Vigilius”, dal 2020 fino al 2015, con una “vecchia annata a sorpresa” per evidenziarne la longevità. L’introduzione sarà affidata all’olio Donna Emme (Valpolicella DOP) dell’azienda agricola Vaccarella Monica (Veneto).
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Ore 17.00 – Viticoltura su suolo vulcanico: l’identità del Lazio in degustazione
- Questa masterclass analizzerà l’identità dei vini del Lazio, modellati dai suoi suoli vulcanici. Sei etichette saranno selezionate per mostrare la varietà di denominazioni e stili della regione. I produttori laziali, in dialogo con Enza Saitta (Sicilia), spiegheranno come l’influenza vulcanica conferisca ai vini salinità e tensione. Si degusteranno bianchi evoluti e rossi longevi, tra cui un Cesanese del 2010. La masterclass sarà aperta con la degustazione dell’Olio Letizia di Antolio Società Agricola (Lazio).
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Ulteriori info sul Mercato sono disponibili sul sito web ufficiale.
fonte: Uff stampa FIVI
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