grappa: adesso parte il vero rilancio


Non un traguardo ma un essenziale punto di partenza. CNG, Assodistil e ANAG: il Regolamento MASAF per la costituzione dei consorzi è un passo importante per tutti.


Sette anni di attesa per un settore che arriva a circa un miliardo di fatturato l’anno. Proseguono i commenti positivi all’adozione MASAF del regolamento per la costituzione dei consorzi di tutela delle bevande spiritose.


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Molti lo considerano ancora un settore “di nicchia” – il vino, per intendersi, è altra cosa – ma quello nazionale degli spirits coinvolge risorse economiche, umane e sociali da non sottovalutare assolutamente.

E, non a caso, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha giustamente gonfiato il petto nel momento delle dichiarazioni: «Dal 2016 il settore aspettava questo provvedimento. Oggi con questo regolamento gli operatori del comparto potranno procedere con la costituzione di Consorzi ad hoc per valorizzare questi prodotti di eccellenza e tutelare le IG».


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foto: Antonio Parisi © – courtesy ANAG

Soddisfazione per l’obiettivo raggiunto è arrivata un po’ ovunque dai vari protagonisti del mondo dell’alto grado: dai produttori alle associazioni di categoria e degli assaggiatori.


Il traguardo non è ancora stato raggiunto ma le porte si sono definitivamente spalancate e niente fa pensare – in Europa è tutto ben regolamentato da oltre un anno – che ci possano essere intoppi sulle prossime tappe da raggiungere:

  1. riconoscimento ufficiale dei consorzi già esistenti
  2. via ai controlli delle Dogane alla certificazione del prodotto
  3. vigilanza contro i prodotti  “copiati” e che, quindi, diventeranno ufficialmente abusivi


E fra i primi (se non il primo) consorzi chiamati in causa c’è chiaramente quello Nazionale di Tutela della Grappa che può adesso guardare con grande e vera fiducia al futuro. Così il presidente Sebastiano Giovanni Caffo: «I distillatori di grappa sono felici per questo risultato che darà maggiore slancio al distillato di bandiera che merita la giusta visibilità sui mercati internazionali. Il Consorzio Nazionale Grappa è già pronto a raccogliere la sfida, rappresentando la maggior parte della produzione».


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Cesare Mazzetti, Sandro Cobror, Sebastiano Caffo con Giorgia Meloni
courtesy: Uff stampa Consorzio Naz Tutela Grappa

Sono parole consapevoli arrivate in un comunicato congiunto con Assodistil, importantissima realtà del settore che proprio con il Consorzio Nazionale aveva incontrato a Vinitaly il ministro Francesco Lollobrigida per sottoporre alla sua attenzione la necessità di provvedere quanto prima alla firma del decreto. Una richiesta presa evidentemente a cuore dal MASAF che è stato ringraziato apertamente per aver mantenuto l’impegno preso ad aprile.


Cesare Mazzetti Presidente del Comitato Acquaviti di Assodistil sottolinea l’importanza del risultato: «Fin dal 2016 la nostra Associazione si è fatta portatrice dell’esigenza di dare ai Consorzi delle bevande spiritose le stesse funzioni assegnate ai consorzi di tutela dei vini e del settore agroalimentare. Siamo lieti che il presente Governo abbia dato attuazione a questo importante passo. Ora il Consorzio Nazionale Grappa e gli altri Consorzi delle bevande spiritose a Indicazione Geografica, finalmente dispongono delle procedure per poter chiedere l’ambito riconoscimento».

Anche il direttore di Assodistil Sandro Cobror guarda avanti verso i prossimi obiettivi: «Questo non è un traguardo, ma un importante punto di partenza indispensabile per costruire un nuovo percorso di successo».



Non sono mancate parole di compiacimento anche da chi funge da tramite fra i distillatori e il consumatore. Così Paola Soldi, la presidente ANAG (Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti): «Dopo l’istituzione del Registro ufficiale UE per le bevande spiritose, il Regolamento adottato dal MASAF per la costituzione dei consorzi è anche uno strumento molto importante per tutelare il consumatore. I controlli delle Dogane certificheranno i prodotti e la loro qualità per contrastare abusi e contraffazioni. L’auspicio è che l’intero processo relativo ai consorzi non gravi troppo sulla produzione e sui costi delle esportazioni, difendendo anche le piccole distillerie che rappresentano una larga parte del settore nazionale».


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Paola Soldi – courtesy ANAG

Arrivano quindi compiacimenti da tante fonti su questa importante vittoria, ma il settore e la politica dovranno proseguire a far fronte comune per proseguire nella tutela di un prodotto che rimane comunque sotto attacco dalle varie campagne internazionali che, come abbiamo spesso tenuto a precisare, purtroppo non riescono a palesare la netta differenza che passa fra il concetto di consumo e quello di abuso.



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fonti: Consorzio Naz Tutela Grappa, Assodistil, ANAG
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