mwf per un futuro sostenibile


Il Merano Wine Festival sempre più spinto verso chi crede in un futuro sostenibile nel settore enogastronomico


Il 32° Merano Wine Festival si è concluso con successo, confermando la sua reputazione di evento di spicco nel panorama internazionale per gli appassionati di vino e alta gastronomia, nonché per gli esperti del settore.


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L’evento ha accolto 6.500 visitatori, mantenendo deliberatamente un numero limitato per garantire una fruibilità ottimale degli spazi, ospitando oltre 600 espositori e presentando una selezione di 1.500 vini in degustazione.


Spirito Italiano modena champagne experience à l'ancienne bettane
courtesy Uff. stampa Merano Wine festival

L’edizione 2023 è stata caratterizzata da numerose novità e più di 50 eventi correlati, tra cui 26 masterclass, arricchendo significativamente l’esperienza complessiva. L’organizzazione stessa ha descritto l’evento come “un menu dalle mille portate capace di solleticare qualsiasi tipo di palato“, e in effetti c’è stato veramente l’imbarazzo della scelta.

Il tema centrale dell’evento è stato il rapporto tra l’eccellenza enogastronomica e la sostenibilità ambientale. Il summit “Respiro e Grido della Terra” ha affrontato il tema delle sfide legate ai cambiamenti climatici nell’ambito dell’agricoltura e della viticoltura.

Durante questo evento, il fondatore Helmuth Köcher ha introdotto il concetto innovativo di “Sosteconomicità“, sottolineando l’importanza della cura estrema della terra per il beneficio delle nuove generazioni e della piena tracciabilità dell’intera filiera produttiva.


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foto: MM ©

Coerentemente con questi presupposti, la kermesse si è avviata con una giornata dedicata alla rassegna Bio&dynamica, evidenziando l’importanza dell’agricoltura biologica, biodinamica e sostenibile, con un focus sui vini biologici, biodinamici, naturali, orange, PIWI e quelli provenienti da agricoltura integrata. La partecipazione di 160 produttori e oltre 300 etichette ha segnato un notevole aumento rispetto alle edizioni precedenti alla pandemia.

Nel cuore del festival, durante i giorni centrali, è stata la volta invece delle selezioni The WineHunter (Platinum – Iconic – Unique – International), con la presenza di espositori italiani e internazionali che hanno presentato un’ampia gamma di vini di altissima qualità.

Nonostante l’affluenza massiccia di persone abbia talvolta reso difficile l’accesso ai banchi di degustazione, in particolare nel Kursaal, siamo comunque riusciti ad assaggiare numerosi vini, raccogliendo una selezione personale che non intende essere una classifica, bensì un modo per trasmettere l’atmosfera e lo spirito della manifestazione.


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foto: MM ©

Degustazioni bio&dynamica

Opificio del Pinot Nero
Buvoli Tre Blanc De Noirs Metodo Classico Extra Brut VSQ S.A.

Pinot nero in purezza con 36 mesi sui lieviti. Si esprime attraverso eleganti note di cedro candito, susina bianca e elicriso, con arricchimenti di erbe aromatiche. Teso su freschezza vibrante e sapidità.


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Castello di Gussago La Santissima
Animapura Franciacorta Millesimato Brut Nature Pas Dosé DOCG 2017

Tre anni sui lieviti per questo blend di 90% chardonnay e 10% pinot nero. Paglierino brillante. Esplosione di fiori bianchi appena recisi e scorza di limone, in bocca emerge la viva acidità che evolve in un finale succoso dai ritorni agrumati.


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Salvatore Tamburello
“204N” Sicilia Grillo DOC 2021

Grillo in purezza solo acciaio, la “N” del nome sta per non filtrato, né chiarificato, né stabilizzato. Intenso sia alla vista che al naso, con riconoscimenti di fiori d’arancio, pesca gialla e melone. Il calore alcolico è ben bilanciato da freschezza e sapidità, che si alleano in una buona persistenza.


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Pepe Stefania
Pepe Bianco Trebbiano D’Abruzzo Riserva DOC 2010

Da vecchie viti di oltre 30 anni, uva pigiata con i piedi, poi fermentato e maturato a lungo in cemento. Giallo dorato brillante, emergono aromi di zagara e miele millefiori, accompagnati da sbuffi di frutta tropicale matura. Ingresso caldo e morbido, si allunga su un finale dai ritorni fruttati.


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Terre Margaritelli
Greco Di Renabianca Umbria Riserva IGP 2021

Grechetto in purezza con passaggio in barrique. Dorato lucente, si fanno strada sentori di fieno, fiori gialli, erbe officinali, pan grigliato e liquirizia. Calore e morbidezza trovano bilanciamento nell’ottima freschezza e la nota sapida. 


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Venit 
Preludio Venezia Giulia IGT 2021

Da vitigni PIWI Fleurtai, Soreli, e Sauvignon Rytos. Riconoscimenti intensi di fiori di acacia e frutta tropicale matura, cedro e salvia. Sorso pieno e avvolgente con ottimo allungo dai ritorni di miele di zagara.


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Uvamatris 
Nebula Monferrato Nebbiolo DOC 2019

Riposa per due anni in botte grande. Rubino di media trasparenza, luminoso. Ciliegia matura, iris appassito, con cenni di cacao e liquirizia. Sorso suadente succoso, dai tannini integrati e ritorni  fruttati.


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Dacapo 
Vigna Dacapo Nizza DOCG 2020

Da barbera in purezza, riposa per un anno in barrique. Carminio scuro e lucente. Intensi profumi di ribes nero e marasca matura, con arricchimenti speziati. Pieno e dal tannino integrato, coerentemente fruttato e discretamente lungo.


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Cantine Amastuola 
Centosassi Puglia IGP 2020

Primitivo in purezza. Rubino compatto dai riflessi amaranto. Impatto di frutti di bosco, viola appassita, tabacco, con cenni di pietra focaia. Ingresso caldo e morbido che viene contrastato da buona freschezza e saporosità.


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Tenuta Il Quinto 
Quinto Toscana IGT 2020

Un blend di 70% Cabernet Sauvignon e 30% Petit Verdot con passaggio di 18 mesi in barrique. Da un calice rubino intenso e lucente emergono riconoscimenti di viola appassita, mirtilli sotto spirito, cannella e vaniglia. Sorso pieno con tannini ben presenti ma smussati, notevole persistenza dai ritorni di zenzero.


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Baglio Bonsignore 
Petricore Sicilia Syrah DOC 2021

Rubino brillante. Bouquet intenso di frutti di bosco in confettura, liquirizia, tabacco da pipa, con cenni di pepe nero sullo sfondo. Ingresso caldo e morbido, dal tannino ancora tenace ma di ottima fattura, cenni minerali in chiusura. 


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Degustazioni “The Festival”

Collis Veneto
Calesan Amarone Della Valpolicella DOCG 2017

Un blend di 45% Corvina, 10% Croatina, 30% Corvinone, 10% Rondinella e 5% Oseleta. Dopo l’appassimento e la fermentazione in acciaio, matura per 30 mesi in legni di diverse dimensioni. Esplosione al naso di marasca sotto spirito, prugna essiccata, tabacco da pipa, cacao e pepe verde. Caldo e avvolgente, dal tannino integrato. Ottima persistenza che chiude con cenni minerali.


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Nino Negri 
Grumello Vigna Sassorosso Valtellina Superiore DOCG 2020

Da nebbiolo in purezza, matura per un anno in botte di media dimensione. Rubino brillante. Ribes rosso e lampone maturi, rosa tea, arricchiti da cenni di erbe officinali e humus. Tannino fitto e vellutato in sinergia con la vibrante freschezza, a costruire una persistenza infinita.


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Monsupello
Cuvée Ca’ Del Tava Metodo Classico Brut VSQ S.A.

Assemblaggio di 60% Pinot Nero e 40% Chardonnay, metà del quale viene maturato in legno, minimo 70 mesi sui lieviti. Paglierino con cenni dorati, perlage fine e persistente. Sentori di evoluzione, crema pasticciera, vaniglia, pan grigliato e frutta esotica candita. Bollicina integrata che vede un’acidità vibrante a condurre il sorso a una chiusura con ritorni di bergamotto.


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Arunda 
Arunda Perpetuum Alto Adige / Südtirol Metodo Classico Extra Brut DOC S.A.

Assemblaggio di chardonnay, pinot bianco e pinot nero, 48 mesi sui lieviti. Dorato brillante. Miele millefiori, albicocca disidratata, pan brioche e scorza di cedro. Beva avvolgente e cremosa, si attarda su ritorni di pasticceria. 


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Cantina Bozen 
Taber Alto Adige / Südtirol Lagrein Riserva DOC 2021

Da lagrein in purezza di vigneti di oltre 80 anni, maturazione sia in botte grande che barrique. Carminio con bordo granato. Si esprime con sentori di mammola, mirtillo maturo, mentuccia e vaniglia. Tannini integrati e freschezza vibrante donano carattere, ottima la persistenza.


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Pojer e Sandri 
Merlino 20/07

Da uve lagrein stramature, fermentate parzialmente e fortificate con brandy invecchiato almeno 10 anni. Rubino dai riflessi porpora, impenetrabile. Esplosione di prugna e ciliegia sotto spirito, liquirizia, cacao e torrefazione. In bocca è un nettare dolce, caldo e avvolgente, ma mai stucchevole, data una tensione acida e la chiusura saporita.


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Cantina Tramin 
Roen Alto Adige / Südtirol DOC 2022

Da gewürztraminer in purezza, appassito in vigna fino a fine novembre, dopo la fermentazione matura per un anno in barrique. Dorato brillante e denso. Impatto deciso di albicocca disidratata, melassa, miele di zagara e panforte. Mantiene eleganza e armonia nonostante la decisa dolcezza, ottima la persistenza.


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Renato Keber 
Extreme Collio Ribolla Gialla Orange Riserva DOC 2015

Da uve ribolla gialla in purezza, macerato per 10 giorni e maturato in botte per 12 mesi. Profumi ricchi e variegati di zenzero, ginestra appassita, pesca gialla, erbe medicinali e burro cacao. Sorso caldo e suadente, si attarda su ritorni di umeboshi.


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Vinosìa Luciano Ercolino 
Sintonia Irpinia DOC 2022

Composto per metà da fiano e metà greco bianco, solo acciaio. Giallo paglierino luminoso. Intensi profumi di pescanoce, acacia e frutta tropicale si intrecciano ad arricchimenti di erbe aromatiche e ginger. Bocca tesa e succosa con lunga scia saporita.


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Sella & Mosca 
Marchese Di Villamarina Alghero Riserva DOC 2019

Cabernet Sauvignon in purezza, maturato per 18 mesi in barrique. Rubino con riflessi amaranto. Complesse note di ciliegia e frutti di bosco ben maturi si intersecano a sbuffi di pepe verde e liquirizia. Sorso esuberante, pieno e verticale allo stesso tempo, notevole la persistenza.


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Le Masterclass

Nel corso del nostro soggiorno, abbiamo sentito il forte desiderio, sia per pura curiosità che per dovere di cronaca, di partecipare a diverse masterclass. In particolare, abbiamo preso parte a quattro sessioni molto dense, tra cui una incentrata su NaMa di Nals Margreid e un’altra sui pinot nero di Terre d’Oltrepò, che riassumeremo qui. Invece dedicheremo più spazio con articoli dedicati in uscita nelle prossime settimane a “Percorrendo l’Italia” condotta da Luca D’Attoma e all’excursus di oltre 20 anni dell’Amarone a firma Allegrini.


Masterclass “NaMa – Chardonnay fuoriclasse”

La sessione, inaugurata da una breve introduzione di Helmuth Köcher, assieme all’enologo Harald Schraffl e al direttore commerciale Gottfried Pollinger, è stata uno dei rari casi in cui si è fatto parlare il vino nel calice, trascurando deliberatamente dati tecnici sui vini. Luca Gardini ha regalato al pubblico un’interpretazione originale, attraverso una degustazione “teatrale”, utilizzando un linguaggio affascinante e uno stile a tratti simile a quello della beat generation.

Con rapide pennellate aggettivali è riuscito a descrivere ed esaltare questi eccezionali prodotti. La verticale si è concentrata sulle annate 2016-2018-2019-2020, mettendo in luce lo sviluppo di una identità data da uno chardonnay succulento, fortemente legato al terroir e all’altitudine delle vigne. Inizialmente utilizzato in blend, è stato presentato in purezza nelle ultime annate. Il fil rouge è la volontà di evidenziare le sfumature stagionali, mai sovrastate dall’influsso della barrique che contribuisce invece a conferire a questo vino un carattere unico.


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Mi ha colpito in modo particolare la 2020, che da un calice dorato brillante ammalia con fragranti note di susina gialla, eucalipto e canfora. Profondità infinita al palato, con ritorni succosi di lime.  


Masterclass “Il principio… del Pinot Nero”

Durante questo incontro si è esplorata la storia di quella che è attualmente la più grande cantina sociale lombarda, Terre d’Oltrepò, e del territorio che un tempo apparteneva al principato di Piemonte sotto i Savoia, luogo delle prime sperimentazioni di metodo classico a livello italiano e terra di elezione del pinot nero.

La selezione degli spumanti si è concentrata sui millesimati, tra cui due prodotti di ingresso, La Versa 1905 in bianco e in rosato dell’annata 2018, l’ottimo Testarossa 2016 e per concludere i fuoriclasse Collezione 2008 e Principio 2008, entrambi con 140/150 mesi sui lieviti.


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Principio 2008 è quello che mi ha stupito di più, da un assemblaggio molto meticoloso che prevede solo vin de reserve in Jeroboam per il dosaggio, è presente un 15% di chardonnay che fermenta in barrique. Dorato brillante alla vista, naso ipnotizzante che aleggia su note di muschio, torba, pan grigliato e crema pasticciera, per poi tornare agli agrumi e alla frutta tropicale matura. Armonia e persistenza imbattibili.


GourmetArena
Territori a Tavola, Costa d’Amalfi e Cilento 

Il Merano WineFestival non si è limitato a celebrare esclusivamente il vino, ma ha anche reso omaggio alla ricca tradizione culinaria italiana attraverso la GourmetArena. Qui, chef di talento hanno sapientemente presentato una varietà di sapori e tradizioni culinarie provenienti da tutta Italia.

Abbiamo avuto il piacere di partecipare alla cena “Territori a Tavola, Costa d’Amalfi e Cilento“, durante la quale sono stati offerti prodotti tipici e vini campani in abbinamento. Il menu è stato interamente preparato e servito da docenti e studenti dell’Istituto Alberghiero di Vairano Scalo (CE), con la speciale partecipazione degli chef Antonio Tubelli e Umberto Mazza.


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La presenza di Nicola Caputo, Assessore alle politiche agricole della Campania, insieme a numerosi produttori, ha arricchito la serata fornendo nozioni sui prodotti e spunti di riflessione. Un connubio tra gusto, cultura e convivialità ha reso questa serata estremamente gradevole.


Enoteca Weinhaus Merano
Aperitivo “No Alcohol Wine” & “Low Alcohol Wine”
 

L’esperienza vissuta presso l’enoteca Weinhaus è stata decisamente intrigante, considerando la varietà di (vini) no-alcol o a basso tenore alcolico presentati. Riteniamo che i dealcolati possano risultare utili in circostanze specifiche, ad esempio in presenza di particolari condizioni mediche o per soddisfare preferenze alimentari che escludano l’assunzione di alcol.


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Tuttavia, degustandoli in purezza e aspettandosi un’esperienza simile a quella offerta dai vini tradizionali, ci siamo inevitabilmente accorti delle differenze, dovute a un diverso baricentro e a una magrezza che emerge soprattutto a livello del medio palato.

La situazione cambia notevolmente quando si opta per la miscelazione, consentendo l’aggiunta di ingredienti in grado di ripristinare un equilibrio. Uno dei cocktail proposti che si è rivelato particolarmente riuscito è il Wine Thyme, preparato con Riesling spumante a zero alcol, succo di lime, albume, sciroppo di zucchero di canna, con l’aggiunta di timo fresco, a decorare e impreziosire la preparazione.


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Tante occasioni e opportunità che Merano sa mettere a disposizione degli operatori e del pubblico. Sappiamo di aver scritto tanto ma sentivamo l’esigenza di raccontarvi tutto questo in un solo articolo, anche perché… non è per noi finita qui da Merano Wine Festival 2023… “stay tuned”.





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foto: Marco Mancini – riproduzione riservata
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