Vinexpo Paris 2024 promette un’edizione ancora più completa. Vino francese e internazionale con attenzione allo “spirits & mix”.
Ancora una volta le premesse sono quelle da grande manifestazione e immaginiamo che Wine Paris – Vinexpo Paris 2024 anche stavolta non tradirà le attese.
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Dal 12 al 14 febbraio 2024 a Paris Expo Porte de Versailles, il numero degli espositori salirà ancora rispetto alle ultime edizioni ed è già ufficializzata la presenza di oltre 4.000 espositori e un’aspettativa di partecipazione che calcola oltre 40.000 visitatori (il 35% in più rispetto all’edizione 2023). Una manifestazione di assoluto riferimento europeo che, sulla linea temporale, precede il marzo di Dusseldorf, l’aprile di Verona e il maggio di Londra.
Gli allestimenti di Vinexpo Paris saranno complessivamente ampliati del 28% e in questo 28% globale c’è il +25% dell’area Be Spirits e – attenzione! – il +72% riservato agli stand del vino internazionale rispetto all’anno scorso.
Scelta che eleva Vinexpo – Wine Paris a potenziale assoluto hub internazionale di riferimento, superando ampiamente per completezza Londra e Dusseldorf e tentando di relegare Vinitaly a un contesto essenzialmente intraconfine seppur altamente specializzato.
Sono osservazioni oggettive, senza la minima volontà di critica ma semplicemente frutto analitico di quanto estrapolabile dai dati comunicati dall’organizzazione.
Premesso che saranno ovviamente rappresentate tutte le regioni vitivinicole francesi, ciò che colpisce di Vinexpo è il programma ON!, curato da esperti internazionali per aiutare a comprendere i mercati e il loro sviluppo attraverso conferenze, degustazioni e masterclass di livello mondiale.
Approfondimenti su Alsace, Bourgogne, Champagne, Languedoc, Beaujolais, Auvergne, Bordeaux, Loire, Rhone e Cognac ma soprattutto finestra sull’estero (Coonawarra di Penfolds, i cabernet di Napa Valley, le antiche uve di Turchia e i vini di New York) e particolarmente sull’Italia che vedrà il suo spazio espositivo aumentato del 75% e, a detta dell’organizzazione, sarà vera protagonista da nord a sud con alcuni territori curati particolarmente (questo l’elenco di tutte le sessioni ON!).
Confronto e tavole rotonde su innovazione e sostenibilità nell’area WineTech Perspectives e sugli sviluppi industriali legati all’ambiente e ai mercati nei dibattiti in programma nella tre giorni parigina.
E poi gli oltre 140 espositori di Be Spirits che quest’anno si estenderanno su uno spazio ampliato a 1.500 m2. Con 25 categorie di prodotti rappresentate, Be Spirits viene definito un evento nell’evento, qualcosa dedicato proprio ai cultori del genere anche se in mezzo ci finirà (con grande clamore e aspettativa) anche il settore del no/low alcohol.
La principale novità dell’anno in Be Spirits sarà la presenza di birra e sidro il cui consumo è salito alle stelle negli ultimi anni (in Europa certamente, da noi un po’ meno certamente), un’ulteriore interessante opportunità per chi vorrà uscire dall’universo-vino.
Ci verrebbe anche da aggiungere che “la principale conferma”… sarà l’Infinite Bar e il suo bancone di 40 metri in cui il business incontrerà l’ispirazione e dove i migliori mixologist e gli emergenti mostreranno la loro creatività.
Creatività e talento imprenditoriale saranno anche al centro degli appuntamenti nel Craft pavilion dedicato agli spirits, alle tendenze e alle future generazioni così come il tema mixology sarà approfondito nei numerosi incontri educativi “speakeasy” alla portata di tutti, dai bartender agli appassionati.
Per gli amanti del settore, da non perdere poi, lunedì 12, la seconda edizione di “The battle of mixologist” che vedrà 4 rinomati professionisti sfidarsi “testa a testa” per fare il miglior cocktail su un tema a sorpresa che sarà rivelato sul momento.
Sara quindi Wine Paris ma anche tanto “spirits” Paris per gli appassionati, quelli veri. Qui tutte le informazioni di accesso e il programma completo. Lo seguiremo.
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