Si rinnova alla Casa Caveau di Padergnone il Rito della spremitura delle uve Nosiola per il nuovo Vino Santo Trentino
L’emergenza sanitaria cambia il modo ma non la sostanza: si è rinnovato comunque il rito della spremitura delle uve per il Vino Santo Trentino
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Già nel 2020 si era dovuto rinunciare al rito condiviso con la comunità distribuendolo su più luoghi del territorio. Stavolta (sperando sia davvero l’ultima) alcuni produttori hanno comunque voluto riunirsi e officiare, seppure in forma ridotta, l’atto iniziale della produzione di uno dei vini italiani più rappresentativi.
Saltate alcune iniziative culturali parallele per festeggiare tutti insieme la rinascita del succo dorato, alcuni vignaioli si sono ritrovati per il rito della spremitura dell’uva Nosiola e, con un video, ricordato le fasi produttive e l’essenza del Vino Santo Trentino.
Un Rito che i Vignaioli hanno voluto raccontare per immagini, condensando in poco meno di un minuto una storia lunga secoli. Un invito a festeggiare insieme il tempo dell’attesa che si fa vino nobile, di dolce eleganza e di straordinaria longevità.
Mani, gesti e sguardi che rinnovano una tradizione che mette al centro l’uva Nosiola, il profumo del vento del Garda, il colore del tempo… l’ora del Vino Santo
Un binomio indissolubile quello che lega questo vino al suo tempo, inseparabili l’uno dall’altro, e celebrato nei passaggi a cui i vignaioli ancora oggi prestano massima cura e attenzione.
Il Rito della spremitura è uno tra i momenti simbolicamente più importanti, che si svolge in occasione della Settimana Santa e che segna il passaggio dalla fase di appassimento sulle arèle, alla fase di vinificazione. Un Rito che è diventato, negli ultimi anni, occasione di incontro e di condivisione con la comunità più ampia: quella che abita la Valle dei Laghi e quella che solitamente vi arriva per incontrarne tradizioni e produzioni.
In questo marzo 2021, un anno che ha visto nuovamente l’impossibilità di invitare fisicamente quanti avrebbero voluto partecipare al rito, le Aziende Agricole Pedrotti, Pisoni, Giovanni Poli, Maxentia, Pravis e Francesco Poli hanno comunque deciso di celebrare il momento.
Lo hanno fatto incontrandosi, alla giusta distanza, attorno a un piccolo tornio, nella Casa Caveau Vino Santo, a Padergnone. Uno spazio che, costruito intorno al 1800 quale fruttaio Rigotti, è stato fino al 1980 il più grande appassitoio della Valle dei Laghi e che dal 2020, a seguito di un attento recupero conservativo, ospita la storia di questo Vino così prezioso.
Per una maggiore informazione vi suggeriamo a tal proposito di guardare anche il video RAI TGR sull’incontro
fonte: Associazione Vignaioli Vino Santo Trentino
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