l’unione farà il lambrusco


ufficiale: si uniscono 3 Consorzi di tutela del Lambrusco


Non sveliamo segreti inconfessabili nel dire che qualità e comunicazione si rincorrono vicendevolmente. Come è possibile continuare nel tempo a commercializzare un prodotto eccellente se non si riesce a promuoverlo?


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Dall’inizio del terzo millennio la vendita è diventata ancor più condizionata dall’investimento nella comunicazione e fare sinergia significa unire le risorse per rimanere a galla in un commercio globalizzato e fortemente concorrenziale.

L’hanno ormai capito in tanti e, giustamente, l’hanno capito anche in Emilia dove da anni è sensibilmente aumentata la qualità media di uno dei prodotti rappresentativi: il Lambrusco.


Spirito Italiano Nasce un unico grande consorzio da 3 Consorzi di tutela del Lambrusco

A inizio mese è stata ufficializzata in un comunicato congiunto l’istituzione di un unico grande Consorzio del Lambrusco a unificare i 3 consorzi esistenti: “Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena”, “Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini DOP Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa” e “Consorzio di Tutela Vini del Reno D.O.C” di conseguenza a quanto espresso a giugno con voto unanime del CDA e a settembre dall’assemblea plenaria di tutti i consociati.


Effettivamente operativo dal 1° gennaio 2021, il nuovo Consorzio unificherà le attività amministrative, promozionali e di tutela, ma lascerà totale indipendenza nella gestione delle questioni interne alle denominazioni.

Saranno rappresentati 8 marchi di qualità (Lambrusco di Modena DOC, Lambrusco di Sorbara DOC, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC, Lambrusco Salamino di S. Croce DOC, Reggiano DOC, Colli di Scandiano e di Canossa DOC, Reno DOC, Bianco di Castelfranco Emilia IGT) e la specificità di ognuna di esse andrà a raccontare parte dell’universo tutto italiano che è il Lambrusco.


Spirito Italiano Nasce un unico grande consorzio da 3 Consorzi di tutela del Lambrusco
Spirito Italiano Nasce un unico grande consorzio da 3 Consorzi di tutela del Lambrusco
Spirito Italiano Nasce un unico grande consorzio da 3 Consorzi di tutela del Lambrusco
credits: Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena

“Questa diversità, che ci contraddistingue e rappresenta, dobbiamo trasformarla anche in una grande ricchezza per tutti i produttori che contribuiscono a renderla viva ogni giorno”, così ha commentato Claudio Biondi, Presidente del Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena.

Il direttore del Consorzio del Lambrusco Giacomo Savorini ha aggiunto che: “un distretto importante come quello del Lambrusco d’ora in avanti potrà decidere strategie di comunicazione e progetti di promozione internazionali all’unisono, per valorizzarne territorio e immagine con più coerenza rispetto al passato”


I dati sulla realtà Lambrusco parlano chiaro: 1,3 milioni di quintali d’uva, 16.600 ettari vitati e una produzione che nel 2019 è stata di poco più di 42 milioni di bottiglie di Lambrusco DOC.

Da queste pagine riteniamo questa decisione altamente opportuna, visti i tempi e il crescendo della qualità del prodotto.

Un prodotto che negli ultimi tempi ha meritato giustamente l’attenzione dei professionisti dopo anni di svilimento causato da imbottigliamenti massivi e messa a scaffale senza una vera e propria linea strategica.


Spirito Italiano Nasce un unico grande consorzio da 3 Consorzi di tutela del Lambrusco
foto: Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena

Fare unione in questi ultimi 20 anni ha solitamente portato beneficio, anche se non sempre è stato così.

Alcuni esempi (senza valutarne singolarmente l’esito) sono stati:

  • Istituto Grandi Marchi, nato nel 2003 per promuovere sul mercato estero aziende vinicole italiane dai numeri importanti. 19 brand (fra cui Antinori, Argiolas, Ca’ del Bosco, Donnafugata, Gaja, Mastroberardino, Tenuta San Guido)
  • Italian Signature Wines academy, con cui (oggi) 8 produttori “premium” di vino italiani promuovono la loro attività e le rispettive regioni d’origine all’estero. Nata nel 2014 (su idea anche di Allegrini, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Marchesi de’ Frescobaldi e Planeta), rappresenta una produzione di oltre 50 milioni di bottiglie annue e un export che supera l’80%.
  • A.Vi.To., Associazione dei Vini Toscani, rappresentante di 22 consorzi, oltre 200 milioni di bottiglie e oltre 1 miliardo di fatturato. Nata nel 2016 è però rimasta attuata “a metà” con qualche oggettiva difficoltà di sviluppare strategie comuni in piena sinergia
  • The Wine Net (Italian Co-Op excellence), nata nel 2017 è una rete che cerca di mettere assieme le migliori realtà della cooperazione del vino italiana. Sette produttori: Cantina Valpolicella Negrar, Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca, Cantina Pertinace, Cantina Cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano, CVA Canicattì, Cantina Frentana, La Guardiense.

fonte e foto: Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena

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