Oltre 16.000 ettari di terreno in vendita per i giovani agricoltori con la Banca nazionale delle Terre agricole ISMEA.
Oltre 16.000 ettari, 624 aziende potenziali, un valore complessivo minimo atteso di 255 milioni di euro: è partita il 9 giugno la vendita del quarto lotto dei terreni della Banca nazionale delle Terre Agricole.
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L’annuncio è stato fatto in streaming durante la conferenza stampa a cui hanno partecipato, fra gli altri, il Ministro MIPAAF Stefano Patuanelli, il Presidente Ismea Enrico Corali e il Direttore generale dell’Istituto Maria Chiara Zaganelli.
Fino al prossimo 7 settembre sarà possibile inviare le manifestazioni di interesse per l’acquisto di uno o più terreni del quarto lotto della Banca nazionale delle Terre Agricole.
Un lotto che complessivamente interessa oltre 16.000 mila ettari di terreni, destinati esclusivamente a sostenere gli investimenti dei giovani agricoltori, e ubicati in prevalenza nel Sud (74%, soprattutto in Sicilia, Basilicata e Puglia) ma disponibili anche nel Centro (17%, in particolare in Toscana) e nel Nord Italia (9% tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria).
«In Italia l’agricoltura è cultura, distintività e radicamento al territorio, dunque non solo produzione di materie prime. – ha dichiarato il Ministro Patuanelli – La Banca nazionale delle terre agricole è uno strumento fondamentale perché, offrendo terreni, rende operative le misure per realizzare un’agricoltura 5.0, un modo anche per coinvolgere i giovani.
E’ un progetto che permette di riscoprire il valore della terra con elementi nuovi, come l’innovazione, la sensoristica, la riduzione dell’impronta ambientale sulle produzioni e delle emissioni. Si tratta di ripartire con nuove consapevolezze e abbiamo bisogno delle nuove generazioni per continuare su paradigmi diversi. Non mancheranno risorse e nemmeno le idee da parte degli imprenditori agricoli italiani».
«Gli andamenti demografici degli ultimi decenni – ha detto il Presidente di ISMEA Enrico Corali – evidenziano una crescita costante della popolazione mondiale. A questo aggiungiamo che le abitudini alimentari nei Paesi in via di sviluppo si stanno spostando con sempre maggior decisione da una dieta a base di carboidrati (pasta, pane e riso) a un’alimentazione proteica, più complessa e dispendiosa dal punto di vista della combinazione dei fattori produttivi.
Per tutto questo, il settore agricolo e, in primis, la disponibilità di superfici coltivabili, è destinato a diventare sempre più centrale nell’economia mondiale. Pensando a questi bisogni futuri che saremo chiamati a gestire, Banca delle Terre è un progetto lungimirante, prezioso e necessario che rimette in circolo terreni produttivi».
La Banca nazionale delle Terre Agricole di Ismea comprende terreni agricoli, già coltivati e in grado di produrre reddito fin da subito, assegnati da Ismea tramite una procedura di vendita all’asta semplice e trasparente.
Nata nel 2016, BTA favorisce l’incontro tra domanda e offerta di terra, con la possibilità per i giovani sotto i 41 anni di pagare il prezzo del terreno ratealmente, con un piano di ammortamento fino a 30 anni.
Sul sito web ISMEA è possibile consultare le modalità di partecipazione, le caratteristiche dei terreni e inviare le manifestazioni di interesse.
fonte: MIPAAF
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