Finally free from fares: le 4 “f” che rialzano l’esportazione verso gli USA dello Scotch whisky, libero dai dazi fino a luglio
Un “bel colpo” diplomatico messo a segno per primo dal Regno Unito nel post-Brexit che coinvolge il più famoso distillato della “Union Jack“.
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Gli Stati Uniti hanno difatti accettato di sospendere per 4 mesi i dazi di ritorsione (controversia Airbus-Boeing) sulle esportazioni del Regno Unito verso gli USA dopo che, attenzione, i britannici avevano già interrotto le sanzioni verso gli USA da inizio anno.
Un negoziato che libera da un peso opprimente anche e soprattuto lo Scotch whisky che ha pagato tantissimo l’applicazione delle tariffe di dogana volute da Trump in questi anni.
Ne danno notizia United States Trade Representive (USTR) e il Governo britannico che esprime grande soddisfazione per l’accordo, entrato in vigore l’8 marzo.
Un’intesa a cui oltremanica si dà grande valore economico e politico dopo il distacco dall’Unione Europea e le parole del primo ministro Boris Johnson lo confermano:
- «Dai distillatori di whisky scozzese ai produttori di Stilton, le aziende di tutto il Regno Unito trarranno vantaggio dalla decisione odierna degli Stati Uniti di sospendere le tariffe in questa controversia.
- Mostra ciò che il Regno Unito può fare come nazione commerciale indipendente, concludendo accordi che supportano le nostre attività e supportano il commercio libero ed equo.
Non vedo l’ora di rafforzare le relazioni tra Regno Unito e Stati Uniti, così da guidare la crescita economica e ricostruire insieme meglio di prima».
Parole che oltretutto trasmettono quella sensazione di grande sollievo e leggerezza che il Regno Unito (ultimamente preoccupato dal chiacchiericcio per le insinuazioni di razzismo verso la Corona ma sicuro di aver ben condotto la gestione vaccinazioni) oggi sente dopo la forte preoccupazione per il malessere crescente degli scozzesi, storicamente così poco avvezzi alla subordinazione e pronti a rilanciare l’idea di un referendum per l’indipendenza dopo quello del 2014 (quasi il 45% disse sì per rescindere il legame alla regina e al Governo Cameron, sempre conservatore ma forse non quanto Johnson).
Forse qualche capello dai biondi ciuffi arruffati di Boris sarà tornato a posto e certamente il condottiero di sua maestà (ma nato in America, non scordiamolo) dovrà ringraziare anche il lavoro fatto da Liz Truss (Segretario di Stato per il commercio internazionale) e di Alister Jack, Segretario di Stato scozzese, che ha dichiarato:
- «Questa è un’ottima notizia per l’industria del whisky scozzese, una pietra miliare dell’economia scozzese.
Siamo molto lieti di aver negoziato un accordo per bloccare temporaneamente le tariffe e utilizzeremo questa finestra di quattro mesi per porre fine alla controversia commerciale.
Attendo con impazienza che le nostre strette relazioni commerciali con gli Stati Uniti diventino sempre più forti, aprendo nuove opportunità per le imprese scozzesi».
La Scozia stava oggettivamente fremendo: pensate che lo Scotch Whisky, nonostante tutto (25% di dazio nel 2019), è stato nel 2020 il prodotto UK più esportato negli USA e che prima delle tariffe punitive, nel 2018, l’esportazione di Whisky scozzese e irlandese insieme valevano circa 340 milioni di sterline (quasi il 62% dei 550 mln globali di export britannico oltreoceano).
E’ quindi normale che, dopo il risentimento di inizio febbraio (per la perdita del 35% dell’export pari a quasi mezzo miliardo di sterline), la Scotch Whisky Association abbia salutato la notizia con grande entusiasmo.
L’Amministratore delegato SWA Karen Betts:
- «Questa è una notizia favolosa e il nostro settore è felicissimo. La tariffa sulle esportazioni di Single Malt Scotch Whisky negli Stati Uniti ha causato danni reali allo Scotch Whisky nei sedici mesi in cui è stata in vigore, con le esportazioni negli Stati Uniti in calo del 35%, costando alle aziende oltre mezzo miliardo di sterline.
- […] La sospensione di queste tariffe – derivanti da una controversia commerciale transatlantica che non aveva nulla a che fare con noi – e il ritorno al commercio senza dazi con gli Stati Uniti significa che i mezzi di sussistenza e le comunità in tutta la Scozia saranno protetti.
- Significa che ora le aziende possono davvero concentrarsi sulla ripresa, sul rilancio del mercato americano e sulla ripresa delle esportazioni globali colpite dalla pandemia di coronavirus.
Voglio rendere omaggio in particolare al duro lavoro di Liz Truss, Segretario del Commercio Internazionale, e del suo team.
[…] Speriamo anche che entrambi i governi siano in grado di trovare una soluzione rapida e pragmatica alla controversia sull’acciaio e sull’alluminio che ancora impatta sulle esportazioni di whisky fra Stati Uniti e Regno Unito».
Intendiamoci, l’Unione Europea sta già lavorando per ottenere altrettanta intesa dopo l’apertura dell’amministrazione Biden di gennaio che vi avevamo riportato.
E’ già ufficializzata, dalle pagine della Commissione Europea per voce di Ursula Von der Leyen, l’intesa perché la sospensione temporanea delle tariffe per 4 mesi sia applicata anche per gli scambi commerciali fra Stati Uniti e UE.
fonte: gov.uk – SWA – UE EC – USTR
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