Il Chianti Classico presenta la sua estate di eventi e si prepara alla prossima stagione con il nuovo disciplinare UGA approvato
Chi passerà quest’estate dalla Toscana avrà di che divertirsi potendo spaziare fra numerose iniziative che uniranno il territorio, ai sapori, la cultura e il divertimento (abbiamo già pubblicato più di un articolo in materia).
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Anche il Gallo nero ha preparato tutto per regalare ai suoi inguaribili cultori un luglio-agosto memorabili con addirittura un centinaio di eventi distribuiti fra le colline chiantigiane. Un programma che intercetterà gli appassionati toscani residenti ma soprattutto il pubblico nutritissimo di enoturisti che fa di questi luoghi la tappa ideale per una vacanza rigenerante e culturale.
La Chianti Classico Summer 2023 avrà un calendario interessantissimo ispirato da 4 direttrici principali: Arte, Musica, Teatro e Vino.
Arte
Arte significa “Art message in a Chianti Classico bottle“, la mostra diffusa in 7 comuni e curata da Francesco Bruni e Giuseppe D’Alia, con 7 nuovi artisti: Nian, Mono_graff, Rachel Morellet, Letizia Pecci, Cecco Ragni, Silvia Canton e Andrea Guanci.
Ciascuno di loro ha interpretato il vino Chianti Classico con i propri mezzi espressivi, utilizzando come “tela” una bottiglia bordolese alta tre metri. Le opere possono essere ammirate liberamente da tutti.
Musica
Da mercoledì 12 luglio a sabato 26 agosto, la Musica sarà quella dell’Accademia Musicale Chigiana e della IX^ edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy con il Chigiana Chianti Classico Experience, un ciclo esclusivo di 7 appuntamenti tra musica e vino in selezionate cantine del Consorzio.
Sarà l’unione del repertorio cameristico classico con la tradizione enogastronomica toscana all’ora del tramonto con l’esibizione dei giovani talenti allievi dell’Accademia Chigiana.
Teatro
Per il Teatro, piena conferma a DiVinum, street theater in collaborazione con Arca Azzurra Eventi, con spettacoli dedicati al vino e pensato per superare la barriera linguistica attraverso una forma narrativa accessibile a tutti (stranieri compresi).
Vino
Dopo arte, musica e teatro, la quarta direttrice è… l’essenza, ciò attorno cui tutto gira, quello che colora di rubino il calice e emoziona il sorso degli eno-appassionati.
L’estate per il Vino Chianti Classico è preparatoria al settembre di feste e di vendemmia. Alla nuova stagione il Gallo nero arriverà intanto con l’ufficializzazione della modifica al disciplinare.
Niente di nuovo, semplicemente è terminata l’attesa dell’iter conclusosi con il Decreto MASAF del 22 giugno 2023 e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1° luglio 2023.
Come già ripetuto in più occasioni, è la tipologia Gran Selezione ad essere investita da 2 innovazioni importanti:
- la possibilità di inserire in etichetta il nome di una delle 11 Unità Geografiche Aggiuntive
- l’obbligo, dal 2027, di modificare la base ampelografica con la percentuale minima di sangiovese che sale al 90% dall’80% e con l’eventuale apporto di soli vitigni autoctoni ammessi fino al 10%
Sopra, la grafica delle 11 UGA e sotto (in fondo), per chi è “malato” di Chianti Classico e toponomastica, la delimitazione territoriale testuale e capillare di ogni Unità secondo quanto riportato nel disciplinare.
Superato il mese di agosto, se sarete in Toscana e in perenne astinenza da sangiovese, non perdetevi questi appuntamenti:
- 7-10 settembre: EXPO Chianti Classico a Greve in Chianti
- 15-17 settembre: Vino al Vino a Panzano
- 22-24 settembre: Montefioralle Divino a Montefioralle
Dopo gli assaggi di Chianti Classico (annata, Riserva o GS) agli stand dei produttori, il paesaggio farà il resto per valorizzare la vostra esperienza calati in una Toscana dalla tradizione secolare che, fra l’altro, continua a puntare ambiziosa verso il riconoscimento Unesco.
La delimitazione territoriale delle 11 Unità Geografiche Aggiuntive
U.G.A. Castellina
I confini della UGA di Castellina coincidono con i confini amministrativi del Comune di Castellina in Chianti.
U.G.A. Castelnuovo Berardenga
Partendo dal ponte della strada provinciale di Castelnuovo Berardenga n. 62 sul torrente Arbia in località Pianella, il confine della U.G.A. segue, direzione nord est, quello amministrativo del Comune di Castelnuovo Berardenga e quindi quello della zona di produzione del vino Chianti classico DOCG fino a raggiungere il torrente Arbia a sud dell’abitato di Pianella. Da qui il confine segue per un breve tratto il corso del fiume Arbia in direzione nord fino al ponte della strada provinciale di Castelnuovo Berardenga n. 62 sul torrente Arbia.
U.G.A. Gaiole
I confini della UGA di Gaiole coincidono con i confini amministrativi del Comune di Gaiole in Chianti.
U.G.A. Greve
Partendo dalla confluenza del “Fosso delle Spugne nel fiume «Greve», il confine dell’UGA risale il corso del fiume «Greve», in direzione sud, passando attraverso l’abitato di Greve in Chianti fino al toponimo Molino (delle due Colte); risale il borro della Luicella in direzione nord-est fino all’imbocco di un sentiero che procede in direzione ovest fino all’incrocio fra la strada comunale di Lamole e la strada vicinale per Casole, a sud ovest dell’abitato di Castellinuzza.
Da tale incrocio il confine segue un sentiero che si addentra nel bosco, in direzione nord, che si congiunge alla vecchia strada «Comunale delle Corti» alla quota di 420 mslm, ad est del toponimo di Prenzano; segue quin- di il percorso della strada «Comunale delle Corti» in direzione nord est pas- sando a nordovest dell’abitato di Castellinuzza, attraversando il borro della Lastra e raggiungendo la casa denominata Le Lastre. Seguendo ancora la strada «Comunale delle Corti» il confine arriva fino al «Borro dell’Anderiglia»; risale il corso del «Borro dell’Anderiglia» e il corso del «Borro delle Palacce» in direzione est; dall’origine del borro, proseguendo per circa 50 metri in direzione est il confine raggiunge la strada poderale posta a valle del toponimo «Poggio Corvo» e seguendo detta strada in direzione sud – est, attraversa il borro delle Ramacce in prossimità del Piano di Lettieri, ad ovest del toponimo «Fattoria di San Michele». Il confine prosegue quindi su un sentiero, che sempre in direzione sud-est si congiunge alla strada vicinale da Lamole a S. Michele a una quota di 839 metri; da lì segue in direzione sud – ovest la strada vicinale da Lamole a S. Michele per circa 700 metri fino all’imbocco di una strada poderale che, procedendo in direzione sud – est, si ricongiunge con la strada vicinale di Pian dell’Ospedale, che segue in direzione sudest fino al ricongiungimento con i confini amministrativi del Comune di Greve in Chianti. Da qui, segue il confine amministrativo in ver- so antiorario fino alla confluenza del fosso delle Spugne nel torrente Greve.
U.G.A. Lamole
Il confine della U.G.A di Lamole, partendo dal toponimo «Il Sodo», segue la strada «comunale di Bracciano» in direzione ovest per circa 350 metri per poi seguire in direzione nord est il fosso che si immette come primo affluente di sinistra nel Torrente Greve in prossimità di Casa Le Volpaie. Da qui segue quindi il percorso del torrente Greve in direzione nord fino all’immissione del «Borro della Luicella» in prossimità del toponimo Molino (delle due Colte) e risale il borro della Luicella in direzione nord-est fino all’imbocco di un sentiero che procede in direzione ovest fino all’incrocio fra la strada comunale di Lamole e la strada vicinale per Casole, a sud ovest dell’abitato di Castellinuzza.
Da tale incrocio il confine segue un sentiero che si addentra nel bosco, in direzione nord e che si congiunge alla vecchia strada comunale delle Corti alla quota di 420 mslm, ad est del toponimo di Prenzano. Il confine segue quindi il percorso della strada comunale delle Corti in direzione nord est passando a nordovest dell’abitato di Castellinuzza, at- traversando il borro della Lastra e raggiungendo la casa denominata Le Lastre. Seguendo ancora il tracciato della strada comunale delle Corti il confine arriva fino al Borro dell’Anderiglia.
Da questo punto il confine risale il corso del Borro dell’Anderiglia e quindi il corso del Borro delle Palacce in direzione est. Dall’origine del borro, proseguendo per circa 50 metri in direzione est, il confine raggiunge la strada poderale posta a valle del toponimo Poggio Corvo e seguendo detta strada in direzione sud-est, attraversa il borro delle Ramacce in prossimità del Piano di Lettieri, ad ovest della Fattoria di San Michele. Il confine prosegue su un sentiero, che sempre in direzione sud-est si congiunge alla strada vicinale da Lamole a S. Michele a una quota di 839 metri; da lì segue in direzione sud-ovest la strada vicinale da Lamole a S. Michele per circa 700 metri fino all’imbocco di una strada poderale che, procedendo in direzione sud – est, si ricongiunge con la strada vicinale di Pian dell’Ospedale, che segue in direzione sudest fino al ricongiungimento con i confini amministrativi del Comune di Greve in Chianti. Da qui, seguendo il confine amministrativo in direzione su- dovest raggiunge il toponimo «Il Sodo».
U.G.A. Montefioralle
Partendo dal toponimo «Casa La Paurosa», all’incrocio della s.p. 118 «Panzano – Testalepre» e la S. C. «del Castello di Montefioralle», il confine della U.G.A. di Montefioralle segue in direzione nord ovest il confine amministrativo del Comune di Greve in Chianti, rappresentato dalla s.p. 118 «Panzano – Testalepre», dal fosso delle Fontanelle e poi dal fosso delle Spugne, fino alla sua confluenza nel torrente Greve.
Da qui il confine dell’UGA risale il corso del Torrente Greve, in direzione sud, passando attraverso l’abitato di Greve in Chianti fino al toponimo «Ponte nuovo», in corrispondenza del Borro della Rimbecca. Segue quindi il corso del Borro della Rimbecca per tutta la sua lunghezza e, una volta raggiunto il punto iniziale continua in linea retta fino a trovare il sen- tiero che si snoda in prossimità del crinale di Punta Pernano, fra i toponimi Panzanello e Pernano e costeggia il lato esposto a nord ovest di «Punta Pernano», per poi ricongiungersi alla strada provinciale 118 a sud del toponimo Santa Teresa.
Il confine prosegue lungo la s.p. 118 per circa 1,4 km in direzione nord, per poi svoltare ad est nella strada vicinale dell’Acquadiaccia e fino a raggiungere, con una strada poderale, il toponimo «Casa Acquadiaccia». Da questa il confine segue una strada interpoderale in direzione nord-ovest per circa 120 metri per poi svoltare ad est in direzione del toponimo «Casalone», sempre su strada interpoderale per circa 100 metri, quindi svolta in direzione nord ovest e procede seguendo la strada poderale che delimita il bosco fino a raggiungere la quota di 500 mslm da qui, in linea retta, raggiunge lo spigolo nord est del fabbricato ovest del toponimo «Le Fate»; segue il percorso della strada privata di accesso fino alla strada comunale del Castello di Montefioralle e ne segue l’andamento in direzione ovest fino al ricongiungimento alla s.p. 118 in prossimità di Casa La Paurosa.
U.G.A. Panzano
Partendo dal toponimo «Casa La Paurosa», all’incrocio della s.p. 118 «Panzano – Testalepre» e la s. c. «del Castello di Montefioralle», il confine della U.G.A. di Panzano procede in direzione ovest seguendo il confine amministrativo del Comune di Greve in Chianti e continuando a seguire il confine comunale in direzione sud ed est fino a raggiungere il toponimo «Il Sodo», sulla strada «comunale di Bracciano». Da questo punto il confine segue la strada «comunale di Bracciano» in direzione ovest per circa 350 metri per poi seguire in direzione nord est il fosso che si immette come primo affluente di sinistra nel torrente «Greve» in prossimità di Casa Le Volpaie. Da qui il confine segue verso nord il percorso del torrente Greve fino al toponimo «Ponte Nuovo», in corrispondenza dell’immissione del «Borro della Rimbecca». Segue quindi il corso del borro della Rimbecca per tutta la sua lunghezza e, una volta raggiunto il punto iniziale continua in linea retta fino a trovare il sentiero che si snoda in prossimità del crinale di Punta Pernano, fra i toponimi Panzanello e Pernano, costeggia il lato esposto a nord ovest di «Punta Pernano», per poi ricongiungersi alla strada provinciale 118 a sud del toponimo Santa Teresa.
Il confine prosegue lunga la s.p. 118 per circa 1,4 km in direzione nord, per poi svoltare ad est nella strada vicinale dell’Acquadiac- cia e fino a raggiungere, con una strada poderale, il toponimo «Casa Acquadiaccia». Da questa il confine segue una strada interpoderale in direzione nord-ovest per circa 120 metri per poi svoltare ad est in direzione del toponimo «Casalone», sempre su strada interpoderale per circa 100 metri , quindi svolta in direzione nord ovest e procede seguendo la strada poderale che delimita il bosco fino a raggiungere la quota di 500 mslm da qui, in linea retta, raggiunge lo spigolo nord-est del fabbricato ovest del toponimo «Le Fate»; segue il percorso della strada privata di accesso fino alla strada comunale del Castello di Montefioralle e ne segue l’andamento in direzione ovest fino al ricongiungimento alla s.p. 118 in prossimità di Casa La Paurosa.
U.G.A. Radda
I confini della UGA di Radda coincidono con i confini amministrativi del Comune di Radda in Chianti.
U.G.A. San Casciano
I confini della UGA di San Casciano coincidono con i confini della zona di produzione del vino Chianti classico DOCG compresa nei limiti amministrativi del Comune di San Casciano in Val di Pesa.
U.G.A. San Donato in Poggio
I confini della UGA di San Donato in Poggio coincidono con i confini della zona di produzione del vino Chianti classico DOCG compresa nei limiti amministrativi dei Comuni di Barberino Tavarnelle e Poggibonsi.
U.G.A. Vagliagli
Partendo dal ponte della strada provinciale di Castelnuovo Berardenga n. 62 sul torrente Arbia in località Pianella e procedendo in direzione nordovest, i confini della U.G.A. di Vagliagli seguono i confini del limite amministrativo Comunale per la parte ovest del territorio comunale, fino alla confluenza del Borro di Querciola nel Torrente Arbia. Da qui il con- fine della U.G.A. segue per un breve tratto il corso del fiume Arbia in direzione nord fino a ricongiungersi al limite comunale al ponte della strada provinciale di Castelnuovo Berardenga n. 62 sul torrente Arbia.
fonte: Ufficio Stampa Consorzio Vino Chianti Classico
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