Il “Premio per la cultura del vino in Alto Adige” 2022 assegnato a Vinzenz zum feinen Wein e Baita Daniel Hütte
Non diamo mai per scontato che ci sia sempre la giusta attenzione per chi opera in un territorio e quotidianamente divulga e diffonde valori e prodotti attraverso il proprio lavoro.
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L’Alto Adige del vino in questo è certamente inappuntabile e lo ha dimostrato anche in questi giorni.
Il Consorzio Vini Alto Adige ha infatti consegnato il “Premio per la cultura del vino in Alto Adige”, un riconoscimento annuale che da circa un ventennio riconosce l’opera di persone e aziende distintesi particolarmente per la diffusione della cultura del vino sul territorio.
Un premio dal significato intimamente connesso con gli aspetti antropologici e sociali del territorio stesso che oggi viene destinato a 2 categorie di attività:
- per la categoria “Ristoranti”, il premio 2022 è stato assegnato al ristorante “Vinzenz – zum feinen Wein” di Vipiteno. Vinzenz – zum feinen Wein di Veronika Stötter e Daniel Planer è un locale moderno e accogliente dove il vino è posto chiaramente in primo piano con circa novecento etichette disponibili.
- per la categoria Baite ha ottenuto il premio la Baita Daniel Hütte” sul Seceda (Ortisei) a 2240 metri. Da oltre cinquant’anni guidata dalla famiglia Demez, la Baita Daniel Hütte in Val Gardena per la giuria sa offrire “Un servizio gradevole e cordiale nonché una consulenza in materia di vino di altissimo livello con particolare attenzione ai vini locali”.
Per il Direttore del Consorzio Vini Alto Adige Eduard Bernarth: «Si tratta di due realtà altoatesine che ben testimoniano alcuni principi cardine in cui crediamo fermamente: altissima qualità e forte connessione con il territorio».
«Oltre al paesaggio – ha spiegato il Presidente del Consorzio Andreas Kofler – la coltivazione della vite e l’industria enologica caratterizzano fortemente anche la cultura e la società dell’Alto Adige. Questo è appunto il ruolo che il Premio per la cultura del vino in Alto Adige intende sottolineare, perché premia le persone e le aziende che hanno dato un significativo contributo alla cultura del vino dell’Alto Adige, vivendola in prima persona e adoperandosi per trasmetterla agli altri».
Un valore sottolineato anche dal Vicepresidente Martin Foradori Hofstätter: «Il riconoscimento mette in evidenza il collegamento tra industria enologica e gastronomia e, per i ristoranti e le baite che assumono il ruolo di ambasciatori ufficiali della cultura del vino in Alto Adige, diventa anche un importante strumento di marketing»
fonti: AB Comunicazione Uff stampa Vini Alto Adige
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