Attivo il nuovo algoritmo di calcolo Nutriscore. L’Italia (e il vino) per adesso pensano ad altro ma giugno è vicino…
Mica vi sarete dimenticati del Nutriscore, vero?
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Uno degli storici “nemici” delle bevande alcoliche (e dell’Italia in genere) prosegue la sua diffusione sulle etichette dei prodotti commercializzati nei Paesi europei, in attesa delle prossime elezioni di giugno.
Le nuove commissioni, che si caricheranno del lavoro da metà 2024, saranno infatti determinanti per proseguire a uniformare gli Stati sulla strada della classificazione a lettere e colori semaforici (Nutriscore), oppure informativa recuperando la simil-batteria (Nutrinform) oppure ancora (ipotesi su cui non scommetteremmo) rimescolare nuovamente carte e lettere.
Sono 6 i Paesi europei (Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Spagna) più la Svizzera, ad aver già adottato questo sistema di etichettatura per identificare i valori nutrizionali degli alimenti dalla categoria A (migliori) alla categoria E.
L’argomento vino (per cui un paio di anni fa qualcuno voleva addirittura creare la categoria F) è momentaneamente latente e, per adesso, può essere sufficiente tutta la questione legata all’etichettatura (anche elettronica con e-label e qr-code) che subito, già a dicembre, fece prudere le mani a parecchi produttori.
Il Nutriscore prosegue però il suo percorso e in un mondo ormai dominato da algoritmi che ci condizionano l’esistenza e la socializzazione (in Italia anche le Commissioni), anche per il Nutriscore è entrata in vigore da pochi giorni l’ultima versione, quella maggiormente performante.
Intendiamoci, in Italia il Nutriscore è stato bloccato tempo fa dall’Antitrust e almeno per un po’ di mesi non dovrebbe preoccuparci. Il post-elezioni potrebbe però creare i presupposti per un obbligo di adeguamento, è quindi bene iniziare a orientarsi.
Fra soglie basse e punteggi alti (valori negativi), l’algoritmo di calcolo dei valori A-E è stato tarato dal 31 dicembre 2023 per questi obiettivi nelle “Alimenti generici” e “Bevande”:
- Ricalcolo generale con adeguamento intervalli
- Distinzione fra contenuto di sale e contenuto di sodio
- Introduzione di una scala di punti totale per “Grassi animali e vegetali, noci e semi”
- Nella categoria “Alimenti generici”:
- Sale e zucchero: punti massimi più alti e soglie più basse.
- Proteine e fibre: valori soglia più elevati per i rispettivi punti.
- Proteine: punti massimi più alti possibili
- Nella categoria “Bevande”:
- Zucchero: soglie inferiori per i rispettivi punti
- Sale: punti massimi più alti possibili e soglie più basse per i rispettivi punti
- Novità: quattro punti N per la presenza di alcuni edulcoranti
- Valore calorico e fibra alimentare: soglie più alte per i rispettivi punti
- Proteine: punteggio massimo più alto possibile e soglie più basse per i rispettivi punti
- Frutta e verdura: punteggio massimo più basso possibile.
Una metodologia che punirà particolarmente le bevande zuccherate, il latte e pure le sue alternative vegetali.
Questi gli studi che hanno portato alla definitiva modifica dell’algoritmo, questo invece è il tool di calcolo.
Stiamo in “campana”, un giorno non troppo lontano potremmo discutere di vino italiano associato a lettere Nutriscore.
fonte: nutriscore-europe.com
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