Nasce ufficialmente, nella sede di Assodistil, il Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa
Sapete quante sono le IG della grappa? E sapete se si trovano nel nord o nel sud Italia?
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Seppur qualcuno di voi non abbia dubbi su come rispondere, noi sappiamo invece bene che molti ignorano queste informazioni e che la nascita ufficiale del Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa sia una notizia davvero importante.
Si è così concluso qualche giorno fa, presso la sede di AssoDistil, l’iter di trasformazione dell’Istituto Nazionale Grappa, presieduto da Sebastiano Caffo, in Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa.
Un cambiamento che spiritoitaliano.net ha seguito attentamente fin dai primi rumors e che oggi, possiamo dirlo, punta davvero alla valorizzazione universale del più importante distillato a livello nazionale.
Sin dal momento della sua elezione a Presidente dell’ING (Istituto che operava dal 1996), Caffo si era promesso di portare a compimento il processo di istituzione del Consorzio, avviato dal suo predecessore Elvio Bonollo: «A partire da oggi, ci sarà possibile agire coralmente ai fini della tutela e della promozione della Grappa IG.
E’ a questo punto della massima importanza che il Governo vari al più presto il decreto per il riconoscimento della personalità giuridica ai Consorzi delle bevande spiritose, come già fatto da anni per quelli del vino e delle specialità alimentari, in modo che il Consorzio possa svolgere in pieno le proprie funzioni.
Sono soddisfatto per questo primo risultato raggiunto insieme ad AssoDistil ed ai colleghi distillatori dell’Istituto Nazionale Grappa che hanno creduto nel progetto di creazione del Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa».
«Le sfide che ci aspettano – ha detto il presidente del Comitato Nazionale Acquaviti di AssoDistil Cesare Mazzetti – saranno impegnative ma grazie al sodalizio con AssoDistil questa nuova avventura potrà contare su una realtà già consolidata, in continuità con gli obiettivi già portati avanti da tempo dall’Associazione».
Da queste nostre pagine rinnoviamo il grande “in bocca al lupo” al Consorzio non prima soddisfare la curiosità di chi non ha saputo rispondere alle domande di inizio pagina:
L’Indicazione Geografica Grappa insieme a 9 denominazioni regionali è stata inserita all’interno della categoria “Bevande Spiritose a IG” previste dal Regolamento UE 110/2008 e confermate dal Regolamento UE 787/2019.
Le nove denominazioni di Grappa a valenza territoriale sono: Grappa della Valle d’Aosta, del Piemonte, di Barolo, della Lombardia, del Veneto, del Trentino, dell’Alto Adige/SudTirol, del Friuli-Venezia Giulia, della Sicilia.
Come potete constatare nessuno può smentire l’assoluto valore nazionale che questo distillato oggi rappresenta.
fonte: Ufficio stampa PubliOne Srl
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