Da ieri sera sospesi per 4 mesi i dazi da/per USA. La speranza di un nuovo rilancio del Made in Italy dopo le legnate tirate da Trump.
Chiusa praticamente in casa per la pandemia, almeno su questo l’Unione Europea non poteva e non doveva rimanere a guardare dopo che il Regno Unito, sganciatosi dal continente, si è liberato per primo anche dai dazi USA seppur temporaneamente.
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Dopo l’accordo USA – UK ufficializzato ieri dagli Stati Uniti sul Federal register, presto arriverà anche la norma nero su bianco dell’intesa raggiunta con l’Unione Europea.
Sulle pagine della Commissione Europea, la presidente Ursula Von der Leyen, ha espresso massima soddisfazione e invitato Joe Biden al prossimo G20 Global Health Summit di Roma a maggio.
Sospensione delle tariffe per 4 mesi quindi anche per l’UE e già attiva da ieri (sull’importazione) grazie a una procedura di emergenza il cui iter legislativo è in corso di finalizzazione. Lo ha già confermato il Direttore generale aggiunto alla Direzione Gen. del Commercio per le Americhe Rupert Schlegelmilch in una delle conferenze online del CELCAA di questi giorni.
Tutto pronto anche oltreoceano: lo United States Trade Representive (USTR) ha già comunicato l’accordo avvenuto con l’Europa e ha già pronto il documento che poi prenderà la via dell’ufficializzazione governativa federale per cessare (almeno temporaneamente) di tassare ulteriormente i prodotti che arrivano dall’Europa.
Sarà così che prodotti altamente espressivi dell’eccellente Made in Italy culinario come formaggi e salumi potranno verosimilmente recuperare un po’ di terreno sul mercato.
Anche le nostre bevande spiritose come i distillati, i liquori, i prodotti per l’aperitivo o il dopo cena, sicuramente vivranno un giusto rilancio.
E per quanto riguarda i vini?
I vini italiani sapete che ultimamente hanno goduto di un trattamento di favore rispetto a quelli francesi e tedeschi ma la sospensione delle tariffe di importazione in USA potrebbero comunque aumentare qualche numero globale di vendita anche se la vera risalita sarà essenzialmente condizionata da fattori ben più gravi che tutti conosciamo.
Comunque, prima di fare previsioni, crediamo sia utilissimo leggere l’ultimo report di Italian Trade Agency generato grazie a ICE New York su dati US Department of Commerce.
Sono i dati statistici di vendita negli USA di Food, Wine & Spirits per il triennio 2018-2020.
Lasciandovi l’opportunità di leggere il report completo scaricandolo da sopra, vi riportiamo qualche tavola e grafico su cui riflettere non poco.
Guardate bene quanto ha inciso (e non solo sull’Italia) l’attuazione delle imposte aggiuntive…
fonte: Italian Trade Agency – UE EC – USTR – Federvini
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