In 2 anni cresciuto del 200% il costo dell’energia. Quasi 600 milioni di euro gravano improvvisamente sulle spalle delle cantine italiane
Aumenti nelle bollette degli italiani ma aumenti inevitabili anche negli acquisti. Questo inverno fa pagare un conto troppo salato a tutti.
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Il report del Corriere Vinicolo parla chiaramente: anche per le cantine italiane le spese per l’energia (quella elettrica su tutto) sono diventate pesantissime.
Un calcolo complesso, approssimativo ma molto attendibile parla del 200% di aumento del costo in Kw/h rispetto a 2 anni fa.
Tutto ciò significa che, considerati i circa 45 milioni di ettolitri di vino commercializzato nell’anno (tra imbottigliato e sfuso), il totale consumi delle cantine italiane arriva oggi ad avere un costo complessivo che si sta avvicinando a una imprevista maggiorazione di 600 milioni di euro.
Allargando il raffronto, Confindustria parla addirittura di +400% per la bolletta energetica nazionale dal 2019 al 2022.
La bolletta risulta quindi salatissima e l’energia elettrica è così diventata il primo centro di costo per le cantine italiane aggiungendosi peraltro agli aumenti dei cosiddetti “dry goods“, così come si era già paventato a ottobre anche dalle nostre pagine.
Una vera e propria esplosione di costi che ad oggi, se parliamo proprio delle materie prime utilizzate per imbottigliamento e imballaggio, risultano essere cresciute del 61% (il legname), del 31% (il cartone), del 72% (la plastica per agroalimentare), del 40% (il vetro).
A questi si aggiungono le impennate, dal 400 al 1000%, di container e noli marittimi.
Al centro della questione per le aziende ci sono adesso sia l’urgenza di rivedere i bilanci energetici, facendo leva anche sulle opportunità offerte dal PNRR che, chiaramente, l’ormai inevitabile ritocco dei listini.
L’approfondimento molto interessante del Corriere Vinicolo raccoglie impressioni e proposte dei produttori, dando voce nell’occasione a: Quirico Decordi (Vinicola Decordi), Alessandro Botter (Botter Wines), Enrico Gobino e Marco Arduino (Mondodelvino), Antonio Michael Zaccheo (Carpineto), Davide Mosaner (Schenk Italian Wineries), Luca Serena (Serena Wines 1881), Alberto Marchisio (Cantine Vitevis), Davide Girardello (Pasqua Vigneti e Cantine).
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fonte: Corriere Vinicolo
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