le proposte FIVI al Governo

FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, scrive a Teresa Bellanova, ministro delle Politiche Agricole, e a Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e delle Finanze, affinché intervengano per sostenere il settore vitivinicolo e il settore Horeca fortemente provati dalla situazione di emergenza legata al Covid-19.

Sono principalmente 3 le azioni che i Vignaioli chiedono:

  • IVA agevolata sul vino al 10%,
  • IVA relativa alle cessioni di vino esigibile al momento dell’incasso della fattura
  • sospensione del versamento dell’IVA relativa alle fatture già emesse da marzo.
Spirito Italiano sostegno alle aziende vitivinicole e HoReCa

Il primo comma dell’articolo 6 del DPR 633/72 prevede infatti che le cessioni di beni mobili si considerano effettuate nel momento della loro consegna o spedizione.

Alla luce della situazione che ha portato alla sospensione di tutte le attività di somministrazione, tenuto conto che la loro ripresa ed il loro ritorno a livelli economici pre-pandemia saranno incerti, difficoltosi e lunghi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha chiesto ai Ministri che, fino al 31/12/2023, l’IVA relativa alle vendite di vino all’Horeca sia esigibile solo al momento dell’incasso delle fatture e non al momento della consegna o della spedizione. La richiesta, quindi, è che anche la fattura sia emessa solo dopo aver incassato il corrispettivo dovuto.

Per le vendite già effettuate, da marzo in avanti, e per le quali è già stata emessa la relativa fattura di vendita, la FIVI richiede che l’IVA sia considerata “in sospeso” (come avviene per le cessione alla Pubblica Amministrazione) e che diventi esigibile soltanto all’atto dell’incasso della stessa precedentemente emessa.

leggi il comunicato FIVI completo


fonte: Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti