l’appello di Assoenologi a Conte

stiamo per entrare nella Fase 2 e ancora non ci sono certezze sull’agognata ripartenza definitiva delle attività. Non entriamo in valutazioni politiche soprattutto in una fase delicata come questa in cui ogni ipotesi e proposta può essere scartata o interrotta alla prima ondata di ritorno del contagio.

Non c’è dubbio che il paese debba ripartire e che la situazione meriti la massima attenzione e il sostegno di tutte le parti governative nazionali ed europee. Anche il mondo del vino è uno dei settori più colpiti dallo stallo in cui è piombata l’attività lavorativa e dalla preoccupantissima recessione dell’economia globale.

Spirito Italiano appello di assoenologi a conte
foto: Gustavo Aguilar

Assoenologi attraverso un video del presidente Riccardo Cotarella ha espresso sostegno agli associati e trasmesso l’apprensione alle istituzioni.

“Il vino è collegato alla vita, il vino è vita… e sarà uno dei mezzi che aiuterà la gente a uscire da un periodo triste… con la voglia di assaporarlo, di degustarlo”.

Sono le parole del massimo rappresentante di un’associazione di categoria conscia delle difficoltà attuali ma anche delle proprie potenzialità. Nel video di qualche settimana fa diretto a tutti gli associati enologi ed enotecnici italiani, Cotarella concluse con una certezza:

“siamo stati pronti dopo il metanolo e artefici principali della rivoluzione del vino italiano … artefici dopo le grandi crisi economiche degli ultimi vent’anni… noi siamo stati sempre pronti, dobbiamo essere pronti come sempre lo siamo stati”.

Questo il video di qualche settimana fa:

videomessaggio del presidente Assoenologi agli associati

In un documento ufficiale diretto al Presidente del Consiglio Conte, Assoenologi esprime oggi ufficialmente i propri timori rispettando comunque pienamente i ruoli istituzionali delle varie componenti che decidono le sorti politiche del paese

Alcuni estratti della lettera di Assoenologi:
“il prolungamento della chiusura delle attività ristorative almeno fino al prossimo 1° giugno rischia, ad avviso mio e dei soci che rappresento, di mettere in seria difficoltà non solo gli imprenditori di settore, ma anche il comporto enologico nazionale”.

“Molte delle cantine presenti sul territorio del nostro amato Paese sono todemente legate alle attività di ristoranti, enoteche e locali tipici che tanto caratterizzano il commercio, il turismo e la vita sociale dal Nord al Sud dell’Italia”

“Comprendo che la situazione che Lei e il Suo Governo siete chiamati a fronteggiare e gestire non sia semplice, ma il timore, di fronte a queste misure, è di vedere scomparire un pezzo di Italia che fino a due mesi fa ha lavorato e investito per mandare avanti le proprie aziende”

“Non voglio e non vogliamo come Associazione entrare nel merito scientifico delle scelte fin qui assunte perché non abbiamo alcun titolo per farlo, ma questo non ci esime dall’esprimerLe tutto il nostro timore”

Spirito Italiano appello di assoenologi a conte
foto: Leo Hau

La speranza, anche da parte nostra di spiritoitaliano.net è quella che le Istituzioni tengano costantemente aperto un canale diretto con il mondo del vino e della ristorazione valutando quotidianamente nuove riflessioni e ipotesi per agevolare la ripresa dell’attività lavorativa prima della Fase 3.