Rinnovato il CDA del Consorzio vini Alto Adige. Confermato alla presidenza Andreas Kofler affiancato dal vice Martin Foradori
Inutile girarci troppo intorno: loro ci piacciono per come lavorano sia a livello produttivo che comunicativo. Il territorio fa tanto ma non tutto ed è per questo che riteniamo di assoluto interesse la notizia che il Consorzio vini Alto Adige Südtirol wein ha rinnovato il proprio Consiglio di Amministrazione.
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Una struttura che, nel segno emblematico della continuità, ha riconfermato alla propria guida sia il presidente Andreas Kofler (Cantina Kurtatsch) che il vicepresidente Martin Foradori (Hofstätter).
Il Consorzio oggi rappresenta il centro di competenza e riferimento per il vino altoatesino e da 16 anni raggruppa le principali associazioni e istituzioni territoriali del settore facendosi carico di un’ampia gamma di servizi per gli aderenti.
Nel nuovo CDA, oltre al presidente Kofler e al vice Foradori, ci saranno Klaus Pardatscher, Georg Eyrl, Philipp Plattner, Oscar Lorandi (rappresentanti delle cantine produttrici) e poi Alois Clemens Lageder, Peter Zemmer (rappresentanti delle tenute dell’Alto Adige) e infine Stefan Vaja e Hannes Andergassen (rappresentanti dei vignaioli).
Dando continuità ai vertici, il Consorzio dà un segnale di continuità anche per i temi principali affrontati di recente e lo conferma lo stesso Kofler: «Un’attenzione particolare è naturalmente rivolta a una coerente implementazione dell’Agenda del Vino Alto Adige 2030, che ci indica la via verso un futuro sostenibile lungo tutta la catena di creazione del valore. Vogliamo garantire non solo la qualità del nostro prodotto, ma anche la qualità della produzione”.
Un altro progetto ambizioso da proseguire è, come spiegato da Foradori, quello legato alla zonazione: «Nel corso dei prossimi anni, terroir unici, vitigni selezionati per queste specifiche zone e un’ulteriore riduzione delle quantità di raccolto innalzeranno la qualità dei vini dell’Alto Adige a un livello ancora superiore».
Sfide importanti che stimolano gli altoatesini senza incutere timore se pensiamo alle difficoltà vissute recentemente per il covid-19 (comunicazione con i mercati completamente da rivedere) e per le malattie che hanno messo a rischio la produzione (c’è stata una vera lotta alla diffusione della flavescenza dorata ricorrendo a performanti sistemi di monitoraggio messi in campo grazie a collaborazioni e partnership).
Grande impegno, grandi ambizioni e grande fiducia per il prossimo futuro sono quindi i cardini su cui proseguirà l’attività del Consorzio Vini Alto Adige che, oltretutto, potrà presto contare anche su una nuova casa che, come precisato dal presidente: «Ci permetterà di raggruppare meglio le risorse e rendere la cooperazione ancor più stretta».
In bocca al lupo da spiritoitaliano.net
fonte: Uff stampa Consorzio vini Alto Adige
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