Le parole sono importanti ma i numeri ancor di più. Vediamo cosa è rimasto in cantina a fine 2020.
Chiuso il 2020, è tempo di tirare le somme. Sulla bilancia possiamo dire che la produzione e la vendita sono finite su piatti opposti. Una “up” e l’altra “down”.
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Il problema è che l’equilibrio non fa, in questo caso, il risultato e il 2021 sarà un anno importantissimo che “sentirà” un “oneroso peso” sulle sue stagioni in cui dovrà emergere una inversione di trend, un segno di ripartenza per ridare fiducia al settore.
Non solo, sono molte le imprese che tutto sommato riuscirebbero a tener botta a 1 annus horribilis, ma se gli anni diventassero 2 (e scongiuriamo sul 3) allora la situazione diventerebbe quasi drammatica per molti.
Per farvi comprendere, scendiamo sull’irriverente paragone semplicistico facendo un riferimento a ciò che è accaduto in questo fine anno per le stazioni sciistiche dove la neve è arrivata copiosa come beffa ma al tempo stesso potrà essere una risorsa comunque parzialmente spendibile nel caso in cui si riesca a uscire presto dall’emergenza.
Chi rischia più di tutti? I piccoli produttori? Le grandi imprese vinicole? Dipende… dipende da tanti fattori.
Di valutazioni ne potremmo fare all’infinito; in questi mesi vi abbiamo fornito molte informazioni riprendendo notizie, comunicati e dati ma arriva il weekend e non vogliamo tediarvi oltremodo.
Se siete però cultori del vino o professionisti e, diciamocelo, siete un pochino stanchi degli innumerevoli post con recensione, dei video stereotipati, delle foto dove i protagonisti sono gli aspiranti influencer invece del liquido…
… ecco allora leggetevi un po’ di numeri che possono fare la differenza quando si vuole parlare di vino sul serio.
Approfondite quindi con un po’ di cifre facendo le vostre valutazioni (se volete ne parliamo in privato se scrivete a redazione@spiritoitaliano.net).
Numeri che arrivano dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, stilati quando era ancora guidato da Teresa Bellanova e adesso, come sapete, in mano temporanea a Giuseppe Conte.
Dati pubblicati periodicamente dall’ICQRF, oggi vi mostriamo quelli di chiusura definitiva al 2020.
i Dati
La banca dati archivia 17.000 produttori e registra annualmente circa 30 milioni di operazioni enologiche (circa il 95% del vino e dei mosti italiani).
Ecco cosa emerge al 31 dicembre 2020 per quanto riguarda vini, mosti e denominazioni detenuti in Italia.
Alla data del 31 dicembre 2020 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 60,9 milioni di hl di vino, 8,3 milioni di hl di mosti e 2,8 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF).
Rispetto al 31 dicembre 2019, si osserva un aumento delle giacenze del 4,4% per i vini e una riduzione del 8,5% per i mosti e del 10,0% per i VNAIF.
Rispetto al 30 novembre 2020, come prevedibile per il periodo, sono in aumento le giacenze di vini (+22,5%) mentre si osserva una riduzione del 28,5% per i mosti e del 78,3% per i VNAIF.
…e dove, di preciso?
Il 58% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto.
Il 50,5% del vino detenuto è a DOP, il 27,4% a IGP, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale.
Il 20,8% è rappresentato da altri vini.
Rispetto a fine ottobre scorso, Treviso stacca Verona come provincia con la maggior giacenza di vino. Ravenna sale al 3° posto davanti a Chieti. Cuneo scende al 5° posto, così come scendono di poco anche Siena e Firenze
le denominazioni giacenti
Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (525), le giacenze sono molto concentrate (questo anche anche nelle DOP), infatti:
- le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze. Le prime 25 arrivano al 62,9%.
- 11 IGP rappresentano circa l’80% globale delle giacenze a Indicazione Geografica.
- 14 DOP costituiscono circa il 53% globale delle giacenze a Denominazione d’Origine.
Vi riportiamo le prime 25 denominazioni in graduatoria, fate bene attenzione a tutti i valori (non dimenticando di confrontare le varie colonne…)
Quantità di giacenza vini a marchio DOP e IGP detenuta in Italia al 31/12/2020 (valori espressi in migliaia di ettolitri)
id | denom | marchio | vino in bottiglia senza etichetta | vino in bottiglia confezionata | vino sfuso | Totale |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | Prosecco | DOP | 4,85 | 280,55 | 4284,75 | 4570,15 |
2 | Puglia | IGP | 9,66 | 114,84 | 2139,77 | 2264,27 |
3 | Sicilia | DOP | 18,66 | 86,32 | 1729,54 | 1834,52 |
4 | Terre Siciliane | IGP | 18,40 | 96,01 | 1706,21 | 1820,62 |
5 | Veneto | IGP | 7,63 | 129,71 | 1602,15 | 1739,49 |
6 | Delle Venezie O Beneskih Okolisev | DOP | 1,82 | 89,09 | 1529,27 | 1620,17 |
7 | Toscano O Toscana | IGP | 99,91 | 182,86 | 1327,15 | 1609,91 |
8 | Montepulciano D’Abruzzo | DOP | 10,08 | 88,39 | 1447,61 | 1546,07 |
9 | Salento | IGP | 7,03 | 64,68 | 1411,73 | 1483,44 |
10 | Rubicone | IGP | 2,10 | 53,81 | 1295,95 | 1351,87 |
11 | Chianti | DOP | 12,16 | 92,65 | 1191,78 | 1296,59 |
12 | Conegliano Valdobbiadene Prosecco | DOP | 6,12 | 75,48 | 817,40 | 899,00 |
13 | Chianti Classico | DOP | 56,82 | 58,07 | 709,76 | 824,66 |
14 | Provincia Di Verona O Veronese | IGP | 2,44 | 23,95 | 758,90 | 785,28 |
15 | Emilia O Dell’ Emilia | IGP | 12,10 | 112,13 | 549,96 | 674,19 |
16 | Valpolicella | DOP | 8,26 | 25,98 | 582,74 | 616,97 |
17 | Tre Venezie O Tri Benecije | IGP | 2,65 | 61,06 | 551,54 | 615,25 |
18 | Franciacorta | DOP | 397,99 | 45,79 | 168,68 | 612,45 |
19 | Trentino | DOP | 3,41 | 52,53 | 549,91 | 605,85 |
20 | Barolo | DOP | 78,69 | 31,50 | 433,32 | 543,50 |
21 | Soave | DOP | 1,79 | 30,23 | 508,20 | 540,21 |
22 | Provincia Di Pavia | IGP | 10,29 | 40,77 | 486,55 | 537,60 |
23 | Primitivo Di Manduria | DOP | 1,67 | 21,68 | 469,95 | 493,30 |
24 | Terre Di Chieti | IGP | 1,74 | 33,52 | 446,26 | 481,53 |
25 | Alto Adige | DOP | 19,97 | 74,31 | 368,74 | 463,02 |
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fonte: Mipaaf
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