fipe: regia unica per la ripresa

Per capire quanto sia difficile la situazione non serve una palla di vetro. Certo qualcosa si muove e, come previsto, molto lentamente. Ma per rialzare la schiena forse serve ben altro sperando sempre che non avvengano ricadute nel prossimo autunno.

Nella sessione riservatale agli Stati Generali dell’economia in corso a Villa Doria Pamphilj, FIPE Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha chiesto espressamente una riorganizzazione ministeriale che riesca a coordinare un’azione davvero efficace per la ripresa.


Una posizione che di conseguenza interessa “a cascata” anche le aziende produttrici di alcolici e fornitrici del canale HoReCa.

Il concetto FIPE è chiarissimo ed espresso nel comunicato stampa da cui riportiamo un estratto significativo:

“Oggi le competenze sulla Ristorazione sono frammentate su 3 ministeri: Sviluppo Economico, Agricoltura e Turismo che hanno altre priorità settoriali con danni di asimmetria di regole, concorrenza sleale, dequalificazione e despecializzazione professionale, sviluppo delle malattie cibo-alcol correlate (alcolismo, obesità, intolleranze e allergie alimentari), fenomeni sociali gravi (mala-movida e infiltrazioni “malavitose”).

C’è bisogno di una regia unica che sappia migliorare il settore nell’interesse anche del Paese, favorendo la sua trasformazione digitale, investendo sul suo capitale umano, rafforzando l’identità con elementi strategici per la filiera agroalimentare e turistica, rivedendo il sistema delle regole uniche per tutto il settore.

Il settore è disciplinato da una legge che ha 30 anni (Legge 287/1991), quando esisteva un altro mercato e altri modelli di consumo. La domanda è cambiata, i modelli di consumo si sono evoluti, il paese ha bisogno, anche, di una ristorazione forte per il suo rilancio.”



Liquidità, protezione sociale, indennizzi, incentivi alla ripartenza… questo servirebbe e le soluzioni, ci permettiamo di valutare da queste nostre pagine, non sembrano proprio dietro l’angolo.


fonte: FIPE Federazione Italiana Pubblici Esercizi
photo credits: Rudy and Peter Skitterians