Sembra finita (almeno per 5 anni): basta dazi e ritorsioni fra UE-USA-UK. Diteci che è vero!
Pare sia finalmente arrivato il momento di asciugarci definitivamente le gocce di sudore mettendo alle spalle Airbus, Boeing, DST, Dazi e “trumpiate” varie.
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Quasi 17 anni di controversie e querelles che hanno investito anche il mondo degli alcolici e che, visti gli ultimi comunicati della Commissione Europea, e dell’Autorità USA potrebbero davvero chiudersi con il 2021.
Ne danno notizia sulle loro pagine istituzionali sia l’organo UE che l’Office USTR riportando l’accordo relativo ai grandi aeromobili civili fra il Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Valdis Dombrovskis e la Rappresentante USA per il commercio Katherine Tai e auspicando lo sviluppo di una nuova intesa per affrontare le questioni bilaterali e le sfide globali.
Entrambe le parti cercheranno ora di superare le differenze di lunga data al fine di evitare futuri contenziosi e di mantenere condizioni di parità tra i nostri produttori di aeromobili e lavoreranno anche per evitare nuove differenze.
L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno inoltre convenuto di sospendere per 5 anni l’applicazione di tariffe ritorsive per un valore di 11,5 miliardi di dollari.
Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: «Oggi, con l’accordo su Boeing-Airbus, abbiamo compiuto un passo importante nella risoluzione della più lunga controversia commerciale nella storia dell’OMC. Sono lieta di vedere che, dopo un intenso lavoro tra la Commissione europea e l’amministrazione statunitense, la nostra collaborazione transatlantica sta raggiungendo la velocità di crociera.
Ciò dimostra il nuovo spirito di cooperazione tra l’Unione europea e gli Stati Uniti e che possiamo risolvere le altre questioni a reciproco vantaggio. Insieme possiamo fare qualcosa per i nostri cittadini e le nostre imprese»
UE vs USA, chi ha perso di più?
Le contromisure statunitensi nel caso Airbus hanno interessato complessivamente 19 diverse categorie di prodotti tra cui, lo sappiamo bene, vini e bevande spiritose per un valore complessivo di 7,5 miliardi di dollari. Le tariffe erano del 15% per gli aeromobili e del 25% per i prodotti non aerei e hanno portato a circa 2,2 miliardi di dollari di dazi pagati dagli importatori statunitensi.
Le contromisure dell’UE nel caso Boeing hanno interessato 130 diverse categorie di prodotti, tra cui, sappiamo bene anche questo, anche gli alcolici per un valore complessivo di 4 miliardi di dollari. Le tariffe erano del 15% per gli aeromobili e del 25% per i prodotti non aerei e hanno portato a circa 1,1 miliardi di dollari di dazi pagati dagli importatori dell’UE.
Botte e risposte nella storia recente
- maggio 2018:
il più alto organo decisionale dell’OMC, l’organo di appello ha rilevato che l’UE e i suoi Stati membri non si erano pienamente conformati alle precedenti sentenze dell’OMC. Di conseguenza, l’OMC ha permesso agli Stati Uniti di adottare contromisure contro le esportazioni europee per un valore fino a 7,5 miliardi di dollari. Gli U.S. hanno imposto queste misure nell’ottobre 2019. - marzo 2019
l’organo di appello dell’OMC ha confermato che gli Stati Uniti hanno continuato a sostenere illegalmente il loro produttore di aeromobili Boeing a scapito di Airbus, dell’industria aerospaziale europea e dei suoi numerosi lavoratori. Dopo l’autorizzazione dell’OMC, l’UE ha imposto contromisure su 4 miliardi di dollari statunitensi esportati verso l’UE (nel novembre 2020). - luglio 2020:
Airbus e alcuni Stati membri hanno annunciato misure decisive per garantire il pieno rispetto degli obblighi internazionali derivanti dalla sentenza dell’OMC contro l’UE e hanno invitato gli Stati Uniti a revocare le contromisure contro l’UE. - 5 marzo 2021
l’UE e gli USA hanno deciso di sospendere tutte le tariffe di ritorsione sulle esportazioni UE e USA imposte nelle controversie Airbus e Boeing per un periodo di quattro mesi. La sospensione ha permesso ad entrambe le parti di concentrarsi sulla risoluzione di questa lunga disputa.
Soddisfazione espressa anche da associazioni di categoria come Assodistil che in una nota ufficiale rimarca: «Uno degli aspetti più incoraggianti dell’accordo è che le parti hanno espresso l’intenzione di dare alla tregua una continuità che, per il momento, si è concretizzata in un accordo quinquennale, ma che permette di guardare con rinnovato ottimismo al futuro. Ci sembra un ottimo punto di partenza che dovrà però essere accompagnato da altre iniziative in grado di stimolare la crescita e la ripartenza del settore».
può riposare anche lo Scotch…
E anche oltremanica si è festeggiato per un egual accordo fra USA e UK, con Katherine Tai che ha incontrato Liz Truss, la Segretaria di Stato per il Commercio Internazionale del regno Unito
Il direttore generale della Scotch Whisky Association, Karen Betts ha dichiarato: «Questa è una buona notizia per lo Scotch Whisky. Gli ultimi due anni sono stati estremamente dannosi per la nostra industria, con la perdita di oltre 600 milioni di sterline nelle esportazioni verso gli Stati Uniti causata da una tariffa del 25% sul Single Malt imposta a seguito della lunga controversia tra i produttori di aerei statunitensi ed europei.
Questo accordo elimina la minaccia della reintroduzione delle tariffe per lo Scotch Whisky il mese prossimo e consente ai distillatori di concentrarsi sul recupero delle esportazioni verso il nostro più grande e prezioso mercato di esportazione»
Anche noi di spiritoitaliano.net, dalla nostra nascita siamo tornati più volte sull’argomento (qui) e poi (qui) e poi ancora (qui), ma pure (qui) e ancora (qui)… ve lo confessiamo: sarebbe un bel sospiro di sollievo per tutti. Diteci che è vero!
fonti: USTR – UE Commission – Assodistil – Scotch Whisky association
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