Ogni fine estate torna la fatidica domanda: come sarà la vendemmia di quest’anno? Sappiamo bene quanto i territori italiani possano estremamente risentire di quei fenomeni atmosferici che sbaragliano ogni previsione anche all’ultimo (ciò che è accaduto in Veneto la settimana scorsa è emblematico).


Climi eterogenei, per una varietà di vitigni introvabile altrove, non consentono alcun serio professionista in materia di generalizzare.

Ciò non può però esimere dal valutare l’andamento climatico, vegetativo e fito-sanitario della vite fino ad oggi.

Diventa quindi interessantissimo il documento che Assoenologi ha recentemente pubblicato e che raccoglie le indicazioni da ogni regione d’Italia su dati raccolti nei primi sette mesi del 2020.


Spirito Italiano previsioni sulla vendemmia 2020 sulla base dell'andamento climatico e vegetativo

Ovunque si denota un certo anticipo nel ciclo vegetativo, prospettando così una raccolta leggermente precoce e una situazione complessivamente buona a cui fa però da contraltare la preoccupazione per le giacenze e la tenuta dei mercati.


Qualche estratto su alcune aree nazionali rappresentative:

  • PIEMONTE
    La prima parte dell’anno è stata caratterizzata da un clima secco e temperature al di sopra della media, mentre abbondanti piogge si sono registrate tra aprile e maggio, con grandinate fortunatamente senza conseguenze. Le prolungate piogge a inizio giugno hanno causato infezioni di oidio e di peronospora, che però si sono tenute sotto controllo. In Piemonte la flavescenza dorata, soprattutto sulle varietà più sensibili come la Barbera, continua ad essere un tema di attualità mentre il Mal dell’esca è una patologia in lieve ma costante aumento. La vendemmia si presenta anticipata rispetto alla media
  • TOSCANA
    Inverno con scarse piogge e alcune giornate fredde a inizio aprile in alcune zone hanno compromesso la fertilità della vite, in particolare sul Sangiovese. La fioritura è iniziata intorno al 20/25 maggio e si è svolta in un clima ideale caratterizzato da giornate calde, secche, ottima allegagione che ha portato ad una buona architettura dei grappoli contraddistinti da una bella ramificazione del rachide. La diffusione di peronospora è stata molto limitata, la tignola è stata sotto controllo con invece alcuni attacchi di fillossera. Forte invece la pressione di oidio che sta interessando tutta la regione e costringe i produttori a trattamenti supplementari. Ma in generale si registra un buon andamento vegetativo.
  • CAMPANIA
    Durante i mesi di aprile e maggio le temperature si sono attestate leggermente al di sopra della media. Nonostante alcune gelate nell’ultima settimana di maggio e i primi di giugno, lo stato vegetativo della vite non è stato compromesso. Nel complesso la stabilità delle condizioni climatiche ha determinato una bassissima pressione fitopatica, e ciò ha permesso di arrivare a luglio con un ottimo stato di salute.
  • SICILIA
    Il clima non è stato favorevole in inverno e primavera, con fenomeni di siccità. A fine marzo si è avuto un periodo di circa quindici giorni di freddo, che hanno rallentato e riportato in linea rispetto alla media annuale la fase fenologica del germogliamento. Le temperature particolarmente basse rispetto alla media di questo periodo, hanno contenuto la crescita vegetativa, impedendo anche lo sviluppo di fitopatie. In generale la gestione delle vigne non ha evidenziato particolari problemi, ed al momento ci sono tutti i presupposti per una vendemmia di qualità.

I dati ufficiali (raccolti da Assoenologi, Ismea, UIV) saranno resi noti giovedì 3 settembre nel corso di una conferenza stampa online a cui parteciperà anche il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova


Vi proponiamo intanto il report sull’andamento climatico, vegetativo e fitosanitario da gennaio a luglio 2020 suddiviso regione per regione.


fonte: Assoenologi
foto: mirofoto da FreeImages