l’Italia è prima per volume ma seconda per fatturato dietro la Francia
Qual è il Paese che esporta più vino in bottiglia al mondo? E qual è invece la nazione che raggiunge il fatturato massimo sulle esportazioni? Come si è evoluto negli ultimi 10 anni questo mercato dell’export fra gli Stati più influenti?
Prendiamo oggi spunto da un’articolo comparso sul sito di Unione Italiana Vini che, per noi e il pubblico di spiritoitaliano.net, riteniamo interessantissimo.
La ricerca fatta dall’autorevole Observatorio Vitivinícola Argentino ha infatti analizzato le esportazioni mondiali di vino in bottiglia dell’ultimo decennio (2010-2019) dai principali paesi produttori.
L’analisi (guarda subito) ha messo a confronto i valori dell’export per volume e per valore e per prezzo medio, stilando di fatto anche una classifica sulla base di grafici leggibilissimi.
Domande per gli appassionati (per qualcuno di voi le risposte saranno banali ma per molti non saranno scontate):
- Qual è il Paese che ha esportato più bottiglie al mondo negli ultimi 5 anni?
- l’Italia
- Qual è il Paese che ha fatturato di più per l’export di vino nel 2019?
- la Francia
- Qual è stato, nel 2019, il costo medio di un litro di vino francese imbottigliato per l’esportazione?
- 6,4 dollari US
- E quella di un vino italiano?
- 4,0 dollari US
- E quella invece di un vino australiano?
- pensate: 4,6 dollari US
I dati
Domande e curiosità a parte, l’analisi dell’Observatorio ci informa che l’Italia è il primo esportatore mondiale negli ultimi 10 anni con un valore medio decennale di 12,22 milioni di ettolitri. Seguono la Francia (10,44 milioni di ettolitri), la Spagna (7,9 milioni di ettolitri) e il Cile (6,32 milioni di ettolitri) di cui si nota l’impressionate balzo del 2014
L’andamento delle esportazioni medie 2010-2019 in termini di valore è invece più lineare. Non solo , come anticipato sopra, nel 2019 ma in tutto il decennio scorso la Francia è in vetta alla classifica del fatturato e di gran lunga sulle altre nazioni. Un fatturato stimato in media annuale sul periodo 2010-2019 che raggiunge i 6.265 milioni di dollari/anno.
L’Italia risulta avere comunque un notevole fatturato medio: 4.726 milioni USD e stacca parecchio il terzo paese della graduatoria: la Spagna con 1.947 milioni USD.
Guardando infine all’andamento dei prezzi medi dell’export del vino in bottiglia (dollaro USD/litro), si ha una situazione di sostanziale stabilità nel decennio, sebbene alcuni fornitori (in particolare Australia e Cile) abbiano avuto notevoli variazioni in anni chiave.
Proprio per questo un litro di vino australiano esportato è costato di media nel 2019 4,6 USD/litro (più di un litro italiano) ma nella valutazione media degli ultimi dieci anni rimane complessivamente sotto in graduatoria a quello nostro.
Rispetto al decennio precedente 2000-2009, conclude Observatorio Vitivinícola Argentino i dati fanno emergere una sostanziale stabilità in quantità e fatturato da cui emerge il Cile, paese che ha visto crescere la sua esportazione in volume dell’ 80% e del 40% sul prezzo medio. Le motivazioni sono plurime e interessantissime se le andrete a leggere direttamente alla fonte argentina.
Il nuovo decennio 2020-2029 inizierà invece con valori che chiaramente stravolgeranno quelli medi futuri e in controtendenza probabilmente con quelli passati analizzati su questa pagina. Vedremo…
fonte: Unione Italiana Vini, Observatorio Vitivinícola Argentino