wine paris: be-spirits 2 be-lounge


Colori, profumi, allegria e relax negli ambienti di Be-Spirits a Vinexpo Paris. I francesi vedono giusto.


Il successo di Wine Paris – Vinexpo Paris è ormai una certezza, lo dicono i numeri che stanno avvicinando gli ormai “quasi” inarrivabili tedeschi del Prowein e il nostro Vinitaly che anno dopo anno è costantemente alla ricerca di nuove idee per non perdere importanti adesioni e consensi (anche se, numericamente, Verona è ancora ben sopra Parigi).


[si legge (più o meno) in: 3 minuti]


Non è la prima volta che vengo qui, il rischio di perdersi non c’è ma la crescita costante degli espositori (oltre 3100) rende ormai impegnativa la concentrazione e la scelta.


foto: OH ©

I “mostri sacri” del vino erano già segnati sul mio taccuino delle visite in programma ma è sempre bene pianificare un percorso aggiuntivo per scoprire le tendenze di mercato o delle belle sorprese.



Fra le proposte di quest’anno ero rimasta particolarmente attratta dalle novità annunciate per il mondo spirits… non ho così perso tempo, ho voluto verificare.


foto: OH ©

D’impatto è sorta istintiva una prima constatazione: “Be-Spirits” si trova in Hall H2, l’unico padiglione comunicante e continuo con l’H3, ovvero l’area dedicata nientemeno che a Champagne e Borgogna.


Per cui, primo pensiero: con tale vicinato, da Be-Spirits o ci passi o… ci passi! Sfido chiunque visiti questa fiera a saltare quel padiglione.


foto: OH ©

Complimenti quindi agli amici francesi che lavorano di fino attraverso strategie logistiche che indirizzano facilmente il visitatore a scoprire le loro novità.


foto: OH ©

Entrando nell’aria dedicata Be-Spirits si respira allegria e relax, qui infatti troviamo veri e propri salotti dove sedersi e gustarsi il proprio cocktail.


Dalle facce rilassate e allegre (forse per l’alcool?) e il totale riempimento dei posti a sedere, direi che gli organizzatori hanno raggiunto anche questo obiettivo.


foto: OH ©

Bellissime le proposte internazionali che vedono presenti, tra gli altri, il Messico con il mezcal, gli Stati Uniti con il whiskey, i rum dal Venezuela, Indonesia ed ovviamente le Antille francesi.


foto: OH ©

Non manca ovviamente la rappresentanza europea e tanta è la presenza dal vecchio continente con numerose piccole produzioni artigianali francesi di armagnac e eau de vie al Craft Pavilion.



Emozionano le storiche realtà dove ancora la dicitura “pharmacie specialiste en eau-de-vie” tiene testa alla velocità dei cambiamenti.


foto: OH ©

Ma troviamo anche tante novità che cavalcano l’onda dei mercati moderni fatti di cocktail in lattina, RTD, che vanno dai gusti variegati alla frutta fino ai classici immortali.


foto: OH ©

Molto bello il bancone “Infinite bar” con i vari bartender che si esibiscono nella loro arte componendo meravigliosi cocktail ai visitatori.


foto: OH ©

Colori, profumi e tanta passione. Un ambiente decisamente frizzante e coinvolgente dove gli accordi e gli affari si fanno e dove ho fatto davvero fatica a non “scolarmi” un paio di drink prima di avviarmi all’aeroporto.


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Complimenti a Vinexpo Paris – Wine Paris per aver saputo organizzare e ben presentare Be-Spirit dando il giusto risalto ad un prodotto che nel mondo eno-gastronomico è ormai parte fondamentale.


foto: OH ©

Alla prossima edizione… chissà cosa s’inventeranno ancora questi francesi!?!


Olfa Haniche – Spirito Italiano writing staff
“Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto… devi fare qualcosa che non hai mai fatto
(Thomas Jefferson)





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