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Ci si prepara alla 55^ edizione di un Vinitaly sempre più centro dell’eno-b2b italiano. A Verona dal 2 al 5 aprile 2023


Si presume l’ennesimo Vinitaly da record, una fiera internazionale con oltre 1000 top buyer esteri selezionati, ospitati anche in collaborazione con Ice Agenzia, che visiteranno Veronafiere per la LV edizione dal 2 al 5 aprile.


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Abbiamo raccontato ieri del promettente prossimo Prowein ma Vinitaly non pare da meno soprattutto se contestualizzato all’interno di una nazione che, seppur piccola, è la prima produttrice di vino al mondo.


foto: Ennevi foto – courtesy: Press office Veronafiere

Un Vinitaly internazionale che parla tutte le lingue del mondo e che si appresta a registrare, per la 55^ edizione a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, il record di top buyer selezionati e ospitati anche in collaborazione con Ice Agenzia. Ad oggi, infatti, sono oltre 1000 i “superacquirenti” esteri di vino italiano


I “top buyers” già accreditati provengono da 68 Paesi e da ogni continente, un +43% rispetto allo scorso anno con il grande ritorno di Cina e Giappone e che dovrebbe globalmente superare il consuntivo 2022 chiuso con 25mila buyer stranieri da 139 Paesi che fece registrare la più alta incidenza estera di sempre.


foto: Ennevi foto – courtesy: Press office Veronafiere

Tra gli Stati rappresentati al 55° Vinitaly, spiccano per numerosità le delegazioni di Stati Uniti e Canada, con un contingente che supera complessivamente i 200 top buyer, con nuovi arrivi dalla grande distribuzione del Midwest, dai vertici della Nabi (National association of beverage importers) e con ben undici referenti dagli importanti monopoli canadesi quali la Société des alcools du Quèbec (SaQ) e il Liquor control board of Ontario (LcbO).


La sede operativa di Veronafiere a Shangai unitamente agli uffici operativi della joint venture a Shenzen, ha poi selezionato 130 responsabili acquisti cinesi tra cui i primi venti importatori nazionali per volume e valore, i principali gruppi di primo livello dell’horeca e le piattaforme di e-commerce più referenziate e influenti (tipo Vinehoo e la nota Lady Penguin)



Su questo, il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo: «Si tratta di un risultato storico, frutto di un roadshow globale senza precedenti che ha coinvolto i principali player istituzionali della promozione del made in Italy. Un deciso cambio di passo, in termini di investimenti e organizzazione, fortemente voluto dalla nuova governance con l’obiettivo di accrescere la competitività di Vinitaly in Italia e nel mondo».


foto: Ennevi foto – courtesy: Press office Veronafiere

«La strada per la crescita del settore è sempre di più l’export, come emergerà dal rapporto dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia che presenteremo a Roma il prossimo 22 marzo – spiega l’amministratore delegato di Veronafiere SpA, Maurizio Danese, -. Per questo, Vinitaly 2023 accelera il percorso di rinnovamento del format che, a tendere, sarà sempre più smart e funzionale alle esigenze delle aziende e del settore stesso. Lo scenario competitivo fortemente mutato in questi ultimi due anni ci impone di efficientare le risorse economiche ed organizzative per sostenere il posizionamento delle cantine sui mercati».


Sempre più focalizzato sul business, Vinitaly 2023 procede anche verso il cambiamento del modello organizzativo. Nessuna cena di gala istituzionale, cerimonia di apertura “smart” per non intralciare le agende delle cantine ma nuovo appuntamento post-chiusura dedicato a buyer, espositori e le nuove generazioni di produttori: la Vinitaly & The Night (dalle 20 alle 24 il 4/4).


foto: Ennevi foto – courtesy: Press office Veronafiere

Confermata Vinitaly OperaWine, la degustazione prologo del 1° aprile con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator mentre per i – poveri [n.d.r.] – winelover rimarranno solo i pittoreschi luoghi della città con Vinitaly and the City dal 31 marzo al 3 aprile – comunque meravigliosi e forse più appaganti per l’experience rispetto ai padiglioni di Veronafiere con tanto vino ma anche tanta calca sovrumana [n.d.r.] – .



Il palinsesto fieristico vedrà la conferma delle principali aree tematiche (Vinitaly Bio, International wine hall, Vinitaly Mixology e Micro Mega Wines a cura di Ian D’agata) con oltre 70 degustazioni già ufficializzate in calendario (in aggiornamento su vinitaly.com).


foto: Ennevi foto – courtesy: Press office Veronafiere

L’organizzazione prevede quasi 4 miliardi di audience generata sui media nazionali ed esteri nella settimana clou della manifestazione, sicuramente un biglietto da visita gigantesco per le oltre 4.400 presenti alla fiera se consideriamo anche i saloni Enolitech (con Vinitaly Design, risultati del concorso il 22/3 ) e Sol&Agrifood (con B/Open e Xcellent Beers).


Dal 2 al 5 aprile, Vinitaly 2023, con il suo quartiere fieristico di oltre 100mila mq e 17 padiglioni tra fissi e tensostrutture, è quindi pronto a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo.


foto: PB ©

Noi di SI.net ci saremo, soprattutto per capire se la strada intrapresa porterà presto al traguardo puntato da Veronafiere. La logica ci pare giusta ma, a nostro avviso, le criticità rimangono tante soprattutto per le realtà medio-piccole che, a differenza dei “grandi”, avranno una motivazione in più per guardare altrove.



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fonte: Ufficio stampa Veronafiere
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