vini tedeschi per l’estate


Fra le migliori alternative anche per l’abbinamento stagionale. Dalla Germania del vino, cinque proposte per la vostra estate.


Cosa bere d’estate? “Tanta acqua” dice il medico. Giusto. Al calar del sole però, a tavola con amici e parenti, è il vino ad accompagnarci al meglio. Per vedere quale, partiamo dal cibo.


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Con l’aumento delle temperature cambia in modo del tutto naturale quello che portiamo in tavola: carni bianche, pesce, molluschi e crostacei, svariate insalate, tanta frutta e verdure di ogni bendidìo. Già questa breve panoramica delle tipiche vivande estive ci aiuta nella scelta dei vini giusti. I più forti candidati per un felice abbinamento stagionale sono vini che si trovano in piena armonia con la tipica leggerezza dei piatti estivi. Vini meno strutturati quindi, con un grado alcolico basso e da servire a temperature più fresche.


photo courtesy: DWI Deutsches Weininstitut DWI ©

Una scelta ben riuscita di vini estivi non si esaurisce però in un abbinamento cibo-vino tecnicamente corretto. Per molti di noi entra in gioco anche un fattore psicologico. L’estate è la stagione delle emozioni per eccellenza. Dal mare alle montagne si canta, si balla, si ride. Sotto le stelle i calici si riempiono di gioie spensierate. Un buon motivo quindi per scegliere vini che si presentano con una piacevolezza più immediata, vini leggiadri e gioiosi.

Compresa tra il 47° e il 50° parallelo nord, la viticoltura tedesca ha una lunga tradizione nella produzione di vini leggeri. A causa del cambio climatico anche in Germania sale però il grado alcolico dei vini e, rispetto a solo 25 anni fa, oggi sono in genere più strutturati di quando la piena maturazione delle uve non veniva raggiunta ogni anno. Ciò nonostante la Germania rimane un paese vinicolo che produce un’ampia gamma di vini da bere anche d’estate.


photo: Holger Schue

Con un quasi 70% del vigneto vitato a varietà bianche gli amanti del vino hanno davvero l’imbarazzo della scelta ma chi anche d’estate non vuole rinunciare alle varietà rosse può trovare anche ottimi rosati ottenuti da Pinot Nero, da Pinot Meunier, Syrah o Frühburgunder. Tra i vini rossi invece va ricordato il Trollinger alias Schiava Grossa che dà vini dalla trama tannica leggera, fruttati, spesso con leggeri sentori di violette e mandorle.



BADEN – Martin Waßmer, Weisser Burgunder 2021

L’azienda si trova nella parte meridionale del Baden, la più calda delle regioni vinicole della Germania. Martin Waßmer, conosciuto per grandi Spätburgunder (pinot nero) e Grauburgunder (pinot grigio) è anche un maestro del Weisser Burgunder (pinot bianco) di cui la Germania è il primo produttore al mondo. 

Dottinger-Castellberg – photo courtesy: Weingut Wassmer ©

Sul mercato si trova già il 2022 ma ho assaggiato l’annata precedente che si presenta con un giallo paglierino di media intensità e purezza cristallina. Incanta con intensi profumi di albicocca, mela verde, nocciole e buccia di limone. Al palato è cremoso con un corpo medio che non impasta la bocca. Una buona vena acida rinfresca piacevolmente e rende il sorso agile. Finale leggermente sapido.


RHEINGAU – Georg Breuer, Rosé 2022

Nella migliore tradizione del Rheingau l’azienda, guidata da Theresa Breuer, produce Riesling con un grande potenziale d’invecchiamento.

Vigneti Rheingau photo courtesy: Weingut Georg Breuer ©

Con la stessa bravura si muove anche nel campo dei vini da bere giovani come dimostra questo rosato che sfodera eleganti profumi di piccoli frutti rossi, una fragolina di bosco in primis, accompagnati da note di pompelmo e rabarbaro. Un corpo leggero e un ottima freschezza rendono il sorso fluido. Chiude sapido con un leggero residuo zuccherino molto ben calibrato.


MITTELRHEIN – Kauer, Riesling Schiefertanz 2022

Ripide vigne terrazzate, intervallate da numerosi castelli, in alto sopra il Reno … difficile immaginarsi una regione vinicola più romantica di quella del Mittelrhein. Tuttavia, dietro alla grande bellezza del paesaggio, immortalata dai quadri di William Turner ed evocata dalla poesia di Heinrich Heine, troviamo una viticoltura eroica in cui 1000 ore di lavoro per ettaro sono la norma. Randolf Kauer, professore di viticoltura ecologica all’università di Geisenheim e sua figlia Anne ne ottengono Riesling di grande fascino.

Schiefertanz – photo courtesy: Weingut Dr Kauer ©

Un ottimo esempio è il “Schiefertanz” vino che si veste di un giallo paglierino luminoso. Al naso si avvertono note fruttate che oscillano tra pesca, mela cotogna e limone, in sintonia con forti sentori minerali. Molto verticale con una freschezza da vendere ma grazie alla ricchezza del frutto appagante e succoso. Davvero una “Schiefertanz” ovvero una danza sull’ardesia.


RHEINGAU – Schloss Rheinhartshausen, Historischer Rebensatz 2021

Fondata nel 1337 l’azienda viene da sempre associata al Riesling che fa l’80% della loro produzione. Invece su un’isola nel Reno, la Mariannenaue, la famiglia Lergenmüller produce vini biologici da vitigni rari come il Roter Veltliner, il Savagnin blanc, il Grünfränkisch e il Grüner Adelfränkisch, piantati in vigne a coltivazione promiscua come da antiche tradizioni.

Mariannenaue – photo courtesy: Schloss-Rheinhartshausen ©

Paglierino delicato. Profumi di mela verde, pesche, lime e fiori secchi di campagna. Al palato si avverte una grande freschezza che evoca l’immagine di un torrente di montagna. Corpo snello e tanta frutta succosa che ne esalta la piacevolezza e la bevibilità.


PFALZ – Jülg, Jean-Fritz, Crémant brut

A Schweigen, nell’estremo sud della regione vinicola del Palatinato, al confine con l’Alsazia settentrionale la famiglia Jülg possiede vigne non solo dalla parte tedesca ma anche in quella francese. In passato dovevano portarsi dietro il loro passaporto per andare a lavorare in vigna. Oggi questo è un lontano ricordo ma il loro sguardo rimane indirizzato verso la Francia. Ne è un ottimo esempio questo metodo classico, ottenuto da uve di Pinot Bianco e Chardonnay che crescono su ambedue i lati del confine.

photo courtesy: Weingut Jülg ©

Profumi freschi di mele gialle, buccia di limone e accenni di brioche. Perlage fine e persistente. Al palato è denso e di grande freschezza. Piacevolissimo. Un compagno ideale per iniziare bene una serata estiva.




Cinque proposte interessanti per dare un’alternativa alle vostre tavole. Una piccola selezione di idee estratte dall’ampio mondo tedesco che sta costantemente elevandosi in qualità e interesse del pubblico.

La Germania vitivinicola ci ispira e, vedrete, proseguiremo presto a renderla protagonista anche sulle nostre pagine. Siamo quello “Spirito Italiano” non autarchico bensì propositivo, quello che sa guardare altrove, dove c’è del buono che arricchisce e del bello che appaga.


Ne approfittiamo per alzare idealmente adesso i calici con voi, festeggiamo questa estate che possa rigenerarci nella mente e nello spirito. Condividiamo e brindiamo ai nostri obiettivi raggiunti e ai vostri sogni ancora da esaudire.


photo courtesy: DWI Deutsches Weininstitut DWI ©

E’ il momento dell’allegria e del riposo, ci meritiamo tutti una bella e meritata pausa. Vi ringraziamo e ricambiamo l’affetto con cui ci avete sostenuto in questa ricca stagione 2022-2023. Buon Ferragosto da tutti noi, salute! – o prosit! Fate voi… –

Paolo Bini con tutta la redazione di spiritoitaliano.net



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Nato a pochi passi dall'Hofbräuhaus di Monaco, Ulrich Kohlmann ha preferito il mare alle montagne. Dopo la laurea in Giurisprudenza e il dottorato in Filosofia trascorre anni da docente in Italia, Brasile e Germania prima di diventare sommelier e docente A.I.S, assaggiatore di olio d’oliva e di formaggi (ONAS). La Germania e la vitivinicoltura tedesca sono il nucleo della sua attività per le nostre pagine di spiritoitaliano.net. Lavora quotidianamente con la propria azienda nel turismo e nella comunicazione enogastronomica: www.tuscantasting.it