
riforma dop-igp: avanti tutta!
Approvata anche dal Parlamento UE, la relazione di De Castro sulla riforma a tutela delle IG vola verso il traguardo
Pochi minuti fa c’è stata la conferma ufficiale: la riforma delle indicazioni geografiche si farà e nel modo sensato.
[si legge (più o meno) in: 4 minuti]
La Plenaria del Parlamento Europeo, in l’occasione della conferenza annuale AgriResearch 2023 di Bruxelles, ha approvato definitivamente le proposte arrivate dalla Commissione Agricoltura dell’Europarlamento in cui l’Italia ha avuto un ruolo essenziale grazie al relatore Paolo De Castro.
Il nostro ultimo articolo dava quasi per scontato l’epilogo felice dell’iter concluso oggi (guarda l’avanzamento dell’iter) e, oggettivamente, non si temevano particolari sorprese. La posta in gioco però era altissima e di estremo rilievo per tutte le nostre specialità enogastronomiche che muovono settori interi del commercio.

Il testo della proposta di revisione legata al progetto di risoluzione legislativa pone infatti fra gli obiettivi principali quelli di:
- rafforzare i modi per promuovere e tutelare le IG europee
- velocizzare le procedure di registrazione dei prodotti
- ridurre le frodi su internet
- migliorare la produzione sostenibile nell’ambito dei regimi certificati
- potenziare i gruppi di produttori IG
Seguendo la vicenda da tempo, non ci spiazzano le euforiche dichiarazioni di Paolo De Castro diramate in una nota dopo l’approvazione odierna con una maggioranza del 95% in Plenaria: «Il testo approvato, crea per la prima volta un vero testo unico europeo sulle produzioni di qualità, in grado di garantire un maggiore allineamento e una maggiore chiarezza tra tutti i settori, pur salvaguardando le specificità di comparti differenti.
– prosegue – I consorzi rappresentano il motore di sviluppo delle IG, e continueranno a rimanere in mano solo ai produttori, con maggiori e migliori responsabilità, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del “turismo ad indicazione geografica”, che riteniamo possa rivelarsi un vero volano per lo sviluppo dei nostri territori».
Altro punto di massimo interesse che recentemente ha creato disagi nei rapporti fra Stati è quello relativo alla trasparenza e riconoscibilità: «Sono state eliminate tutte quelle falle del sistema che consentano a Stati membri o produttori di sfruttare indebitamente la reputazione delle indicazioni geografiche, tramite norme tecniche nazionali, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura strumenti unionali, quali le menzioni tradizionali, nel caso del Prosek made in Croazia. In particolare, è stata chiarito nella definizione di menzione tradizionale come queste non possano corrispondere o evocare IG riconosciute». Leggi la nota completa

Maggior protezione e tutela, semplificazione, sostenibilità e trasparenza… con queste parole-chiave, messe nero su bianco, adesso si va verso la definitiva approvazione puntando a chiudere la partita entro l’anno.
Anche Origin Italia (Associazione Italiana Consorzi I. G.) che riunisce 68 Consorzi di Tutela prodotti agroalimentari DOP IGP, esprime soddisfazione attraverso la parole del suo presidente Cesare Baldrighi: «L’impegno di Origin Italia è stato determinante per modificare la proposta della Commissione Europea riuscendo, anche attraverso Origin EU, a far raccogliere le esigenze del settore e i potenziali pericoli che sarebbero scaturiti dall’adozione di alcune disposizioni normative che inizialmente il testo conteneva. Nella fase dei Triloghi chiediamo il massimo impegno da parte del Governo italiano, in particolare del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida che su questi temi ha già mostrato molta sensibilità, e da parte nostra garantiamo l’appoggio più convinto della nostra associazione e di tutti i suoi Consorzi soci».
Insomma: una bella vittoria in Europa dopo lo smacco subito qualche giorno fa sull’etichettatura irlandese per gli alcolici.

Vi lasciamo il link per seguire la seconda e ultima giornata (1° giugno, pomeriggio) di plenaria in streaming da Bruxelles (guarda sessione plenaria) e su questo argomento vi diamo appuntamento ai prossimi giorni quando inizieremo a pubblicare una serie di elenchi delle DOP di tutti gli Stati europei a cadenza periodica partendo, ovviamente, dall’Italia.
fonte: paolodecastro.it
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