
quella macchia rossa da virus
Macchie rosse sulle foglie: anche in Australia il Grapevin Red Blotch Virus danneggia la vite. Niente panico per favore.
Sarà che questa è l’epoca dei virologi e dei metereologi, del timore a prescindere… noi comunque certe notizie le diamo serenamente, a titolo informativo e senza voler creare panico.
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Anche perché sono passati quasi 15 anni dalla prima scoperta, negli Stati Uniti del virus GRBV (Grapevine Red Blotch Virus) responsabile di una patologia della vite che, in italiano, potremmo tradurre come “malattia della macchia rossa“.
Una patologia che può colpire sia le varietà a bacca bianca che quelle a bacca nera e che nel 2008 si verificò su piante di Cabernet Sauvignon in Napa Valley.

Gli studi iniziali furono subito condotti dalla University of California Davis ma soprattutto dal 2012 si è iniziato a dare una maggior importanza, anche per la ricerca, a questa patologia che può portare a un ritardo nella maturazione, alla riduzione dei livelli di zucchero e un condizionamento su colore, aromi e gusto del vino.
Adesso anche in Australia è stata ufficializzata la presenza del virus. Vinehealth Australia, ente indipendente australiano che si occupa di vitivinicoltura dal 1899, ha infatti menzionato la recente ricerca di Australian Wine Research Institute, secondo cui foglie di vite hanno presentato i sintomi tipici portati dal GRBV e sono state successivamente analizzate con strumenti diagnostici per confermare l’ipotesi ed escludere la presenza di un altro virus, ben conosciuto, il GLRV (responsabile dell’accartocciamento fogliare).

Secondo gli studi, il virus GRBV potrebbe essere presente in Australia da oltre 30 anni, arrivato sul continente per colpa di materiale propagante (forse un innesto) e non diffuso da macchinari o strumenti di potatura.
Scoperta non vuol comunque dire “diffusione a macchia d’olio”. Anche perché in Australia il virus non pare propagarsi realmente vista l’attuale assenza sul territorio dell’unico vettore ad oggi certificato: l’insetto Spissistilus festinus.
L’importante è monitorare la situazione e prevenire, (come dice il documento di ricerca) perché i sintomi per la vite arrivano durante l’estate e, se arrivano, poi non esiste cura per guarire.

Cinque anni fa negli Stati Uniti si fece una stima ipotizzando in 25 anni, per colpa del GRBV, un danno economico compreso fra i 2.213 dollari/ettaro nell’Eastern Washington fino ai 68.548 $/ha in Napa Valley.
Insomma… tanta roba… ma l’America è ancora lontana e l’Australia ancor di più.
fonte: Australian Wine Research Institute, Vinehealth Australia
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