
l’export continua a cedere
Lieve calo anche per il primo semestre 2023: prosegue il trend negativo dell’export per il vino italiano. Meno male che piace ai francesi.
I numeri proseguono ad attestare ciò di cui si parla da mesi: il 2023 vitivinicolo non sarà un anno ricordato con entusiasmo irrefrenabile, anche per le vendite.
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Lo confermano i dati Istat sull’export analizzati dall’Osservatorio del Vino UIV – Vinitaly – Ismea che confrontano il primo semestre appena trascorso con quello 2022.
I primi sei mesi dell’esportazione italiana hanno chiuso con leggera percentuale passiva (-1,4%) che però in materia si traduce in 10 milioni di ettolitri.
Anche per il valore, il risultato è un po’ deludente: si perde complessivamente lo 0,4% (che su 3,766 miliardi significa -15 milioni di euro circa) dopo l’esperienza iperinflattiva che ha accompagnato tutto il 2022 e l’inizio dell’anno con un valore medio al litro cresciuto nell’insieme di un misero +1%.

Precisato che il +1% è il risultato dei valori da 8 diverse tipologie (tipo: spumanti +7,5%, passiti +19% e sfusi -10,6%) e che il futuro può (come già accaduto) riservare sorprese, andiamo a vedere qualcosa (ci soffermiamo solo su alcuni estratti significativi) seguendo l’interpretazione data da Unione Italiana Vini anche sul loro Corriere Vinicolo.
Partendo dalle tipologie e focalizzandoci sulle classiche bottiglie (magnum compresa) e sul confezionato in genere, se tralasciamo il dato dei Passiti/liquorosi (che cedono quasi il 15% in volume ma che sono stati molto ben valutati), i vini fermi hanno subìto più di ogni altro nell’export di inizio anno (-5% in quantità) seppur in cassa la bottiglia sia stata mediamente pagata +2,1%.
Export italiano di vino (gen-giu 2023)
Tipologia | Litri (x 1 mln) | Var. % | Euro (x 1 mln) | Var. % | €/litro | Var. % |
---|---|---|---|---|---|---|
Spumanti | 228,31 | -3,9 | 1009,44 | 3,3 | 4,42 | 7,5 |
Bottiglia < 2 litri TOTALI | 584,26 | -4,1 | 2530,08 | -1,9 | 4,33 | 2,2 |
btg <2 l Frizzanti | 82,7 | 4,2 | 231,56 | 11,7 | 2,80 | 7,2 |
btg <2 l Vini fermi | 494,62 | -5,0 | 2234,30 | -3,0 | 4,52 | 2,1 |
btg <2 l Passiti e liquorosi | 3,67 | -14,8 | 40,08 | 1,4 | 10,92 | 19,0 |
Bottiglia 2-10 litri | 23,98 | -1,0 | 59,37 | 4,2 | 2,48 | 5,3 |
Sfusi | 191,63 | 11,2 | 149,25 | -0,6 | 0,78 | -10,6 |
Mosti | 6,88 | -0,8 | 18,64 | 1,4 | 2,71 | 2,2 |
TOTALE | 1035,05 | -1,4 | 3766,79 | -0,4 | 3,64 | 1,0 |
Anche gli spumanti sono usciti meno dai confini nazionali (-3,9%), mentre hanno tenuto bene i frizzanti (+4,2 %). Nell’insieme, l’imbottigliato è calato in quantità esportata (-4,1%) e in valore complessivo (-1,9%, che sono oltre 110 milioni, non proprio “noccioline”).
Interessante – molto… – il dato degli sfusi che nel periodo di interesse sono arrivati al +11,2% (oltre 191 milioni di litri) ma incassando meno dello scorso anno con un prezzo/litro diminuito del 10,6% (facciamo le dovute valutazioni ma senza troppe congetture perché il 10% di 1 euro fa 10 centesimi, quello di 0,50 euro fa 5 centesimi e così via…).
Non è certamente un bel trend e il secondo trimestre riporta, per la totalità del vino italiano in valore, il segno negativo come non si vedeva dai tempi del covid prima del rilancio da primavera 2021.

Fra le tipologie, ci soffermiamo un attimo sugli spumanti che certamente rappresentano un trend da cui si possono evincere informazioni significative.
L’andamento in lieve discesa è qualcosa ormai di ricorrente sia sulla parte volumica che quella valoriale ma i dati della tabella hanno numeri che danno da pensare (sia nella seconda che nella quarta colonna).
Export spumanti (gen-giu 2023)
Tipologia | Litri (x 1 mln) | Var. % | Euro (x 1 mln) | Var. % | €/litro | Var. % |
---|---|---|---|---|---|---|
Champagne (riexport) | 0,51 | 54,2 | 12,60 | 35,3 | 24,81 | -12,2 |
Cava (riexport) | 0,41 | -5,1 | 2,01 | 17,2 | 4,85 | 23,5 |
Prosecco | 166,06 | -5,7 | 756,39 | 3,4 | 4,56 | 9,7 |
Asti | 17,68 | 5,3 | 66,82 | 8,2 | 3,78 | 2,8 |
Dop | 6,99 | -4,2 | 48,06 | -6,6 | 6,88 | -2,5 |
Igp | 2,55 | -18,1 | 7,96 | -28,0 | 3,12 | -12,1 |
Varietali | 6,46 | 10,6 | 21,30 | 11,6 | 3,3 | 0,9 |
Comuni | 27,65 | -0,5 | 94,29 | 2,7 | 3,41 | 3,2 |
TOTALE spumanti | 228,31 | -3,9 | 1009,44 | 3,3 | 4,42 | 7,5 |
Il risultato 2023 è condizionato sostanzialmente dal Prosecco, che è andato giù in volume (-5,7%) ma ha tenuto un +3% in valore. Secondo i dati, il Prosecco sta mostrando le difficoltà più grosse negli USA con un’esportazione crollata a fine primavera (-28%), ma anche nel Regno Unito (-13%) il mercato continua a non brillare seppur sia in progressivo miglioramento.
Sono dati che hanno portano globalmente i nostri spumanti al -16,6% in litri e -8,5% in euro negli USA, ai -13,2% in l e -3,9% in € nel Regno Unito ma anche al grande riscontro che prosegue in Francia dove il volume è aumentato del 14,8% e il valore del 22,5%.
In ripresa anche le spedizioni dirette verso la Russia, mentre all’appello mancano i volumi di Svizzera, Canada e Svezia, compensati dai forti aumenti registrati nell’Europa continentale, come Polonia, Austria e Cechia.

L’altra nota dolente del primo semestre 2023 sono i vini fermi confezionati, scesi di -5% a volume e di -3% a valore con prezzi medi al litro sgonfiatisi progressivamente e planati a un modesto +2,1%. Una prolungata sofferenza iniziata dalla metà dell’anno scorso, quando si è scesi in terreno negativo, terreno da cui non sembra così immediato risalire.
In generale, a livello di Paesi, nella classifica dei grandi mercati di destinazione, i pochi segni positivi sono dati solo da UK (+6%) e Francia (+19%), mentre gli USA chiudono con preoccupanti -10% volume e -6% valore, con prezzi medi solamente al +4%.
Negative anche la Germania (-7%) e la Svizzera (-3%), mentre tra i big le maggiori preoccupazioni sono date da Canada (-17%) e Danimarca (-26%).
Export vini fermi confezionati (gen-giu 2023)
Paese | Litri (x 1 mln) | Var. % | Euro (x 1 mln) | Var. % | €/litro | Var. % |
---|---|---|---|---|---|---|
USA | 101,97 | -9,70 | 578,48 | -6,10 | 5,67 | 4,10 |
Germania | 101,88 | -7,20 | 372,57 | -4,40 | 3,66 | 3,00 |
UK | 64,12 | 5,80 | 189,04 | 10,90 | 2,95 | 4,90 |
Svizzera | 19,74 | -3,10 | 146,95 | -1,40 | 7,44 | 1,70 |
Canada | 25,88 | -17,10 | 139,83 | -16,80 | 5,40 | 0,30 |
Paesi Bassi | 24,82 | -0,90 | 95,58 | 1,90 | 3,85 | 2,90 |
Francia | 12,75 | 18,90 | 76,78 | 19,60 | 6,02 | 0,60 |
Giappone | 13,70 | -13,20 | 64,42 | -3,10 | 4,70 | 11,60 |
Belgio | 15,53 | -15,60 | 59,49 | -6,80 | 3,83 | 10,40 |
Danimarca | 11,16 | -26,00 | 54,41 | -19,60 | 4,88 | 8,70 |
Svezia | 10,72 | -7,30 | 52,55 | -8,30 | 4,90 | -1,10 |
Cina | 5,93 | -27,80 | 31,67 | -17,70 | 5,34 | 14,00 |
A livello di categorie, i più sofferenti sono i rossi DOP (-10% volume e -4% valore), con forti difficoltà per i piemontesi (-5%), i toscani (-16%, di cui -21% in Usa) e i veneti (-17%, di cui -33% in Canada e -27% in Germania). I bianchi a denominazione stanno a -5%, con valori stabili, ma anche qui si segnalano forti difficoltà per quelli veneti (Usa e UK -14%, Germania -12%, per un totale di -8%).
nel segmento IGP, rossi a -8% mentre i bianchi vedono una timida crescita (+2%), che si fa via via più robusta per varietali e comuni.

Report completo sulle pagine di Osservatorio del Vino e sul Corriere vinicolo.
fonte: Unione Italiana Vini
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