il club en primeur a collina dei ciliegi


Il “Club en primeur” ospitato a Collina dei Ciliegi per garantirsi in anticipo l’Amarone della Valpolicella. Passione per l’eccellenza e nuova forma di business di ispirazione francese


Cercare di garantirsi in anticipo un vino di eccellenza, investendo sulla sua qualità appena superata la vinificazione. Possibile?


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Che sia per lusso personale, esclusività o per investimento, l’atto del cosiddetto acquisto en primeur inizia a interessare anche l’Italia o quantomeno alcune Cantine di altissimo livello.


L’ispirazione è certamente Bordeaux, con i suoi chateaux che in primavera propongono la vendita preventiva dei loro gioielli in divenire, fatti assaggiare spillati direttamente dalle botti all’inizio del loro percorso di elevazione in legno.


foto: PB ©

Questo per assicurarsi in anticipo un vino di eccellenza a un prezzo più contenuto sapendolo attendere in quella che sarà la sua evoluzione temporale prima della vera messa in bottiglia.


Nel nostro Paese uno dei riferimenti assoluti per questa filosofia è sicuramente Collina dei Ciliegi che in Valpantena, importante sottozona del Valpolicella DOP, da ormai quattro anni ha deciso di intraprendere questo singolare ed esclusivo percorso commerciale.


foto: PB ©

Il, di fatto, primo progetto italiano “Club En Primeur” è stato anche quest’anno altamente coinvolgente per imprenditori, manager, private banker, partner di studi legali, responsabili di fondi d’investimento e di società finanziarie che nello scorso weekend sono stati accolti nei luoghi dell’azienda a Erbin (Grezzana).


Le barrique di vino atto a divenire Amarone della Valpolicella DOCG annate 2017 2018 o 2019 sono state così proposte da Collina dei Ciliegi con il claim adotta anche tu una barrique, investi e rimano ‘liquido’!“, un’idea che evidentemente ha riscosso molto successo se è vero che il club ha raddoppiato le proprie presenze in soli 2 anni, così come si sono moltiplicate le targhette personalizzate apposte sulle botti da 225 litri che stanno contenendo e valorizzando il vino in cantina.





Significative le parole del presidente de La Collina dei Ciliegi e imprenditore della finanza, Massimo Gianolli «All’inizio della nostra esperienza la grande maggioranza dei nostri investitori era mossa dalla passione, dal gusto di veder crescere e progredire un prodotto vivo; oggi è sempre più evidente anche il carattere finanziario della scelta. La congiuntura sta sicuramente contribuendo alla sperimentazione di formule non convenzionali di investimento, e il vino di alta qualità promette rendimenti elevati».


courtesy Collina dei Ciliegi

Per ogni barrique acquistata, gli investitori ricevono il certificato “En Primeur” e, terminata la giusta maturazione in legno, viene data loro l’opportunità di scegliere il formato di imbottigliamento da 0,75, o in Magnum (da 1,5 l) o Jeroboam (3 l). Dopo l’affinamento in bottiglia i proprietari possono infine decidere se ritirare il prodotto oppure lasciarlo depositato nel caveau della cantina a temperatura e umidità costanti.


foto: PB ©

L’appuntamento business annuale del weekend appena passato ha quindi certamente il profumo dell’antica pratica commerciale tra i vignaioli di Bordeaux e gli esperti negociant a cui facevamo riferimento sopra ed è certamente una iniziativa innovativa e interessantissima che, immaginiamo, sarà presto “faro” anche per altri competitors.


Per voce dell’azienda, il Club En Primeur conta oggi 53 membri appassionati di vino (erano 17 solo 2 anni fa) che si incontrano periodicamente a Ca’ del Moro Wine Retreat, il resort de La Collina dei Ciliegi, per condividere l’evoluzione “liquida” del proprio investimento con prelievi da botte guidati dall’enologo della cantina, Paolo Posenato.





I partecipanti alla terza edizione della festa “En Primeur” hanno potuto tra l’altro confrontare la qualità degli Amarone DOCG “Ciliegio” 2016 e “Ciliegio” riserva Armando Gianolli DOCG 2011 comparandola con quella di alcune eccellenze francesi di Borgogna e Bordeaux grazie alla masterclass “Terroirs”, condotta da Christian Roger e Orazio Vagnozzi.


foto: PB ©

Nel calice, ma anche oltre il calice, il vino per fortuna è anche questo e a noi, lo sapete bene, piace tanto così…




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fonte: ufficio stampa Collina dei Ciliegi

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