chi sarà il miglior enotecario?


Tre per categoria, saranno loro a giocarsi a giugno il titolo di “Miglior enotecario d’Italia” 2022


Sono tantissimi in Italia: competenti, professionali e disponibili ma quale sarà il migliore fra gli enotecari?


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Il Concorso “Miglior Enotecario d’Italia” è la prima competizione italiana per questa categoria professionale ed è organizzato da AEPI in collaborazione con Vinarius ed ha il patrocinio del Mipaaf.


Per conoscere il miglior enotecario nazionale occorrerà attendere la finalissima di giugno a Roma ma, come da regolamento, sono stati svelati in anteprima i nomi dei candidati alla vittoria per le 2 categorie previste.



Il concorso propone il confronto, lo scambio culturale e il palcoscenico per capire fino in fondo quali sono le reali capacità necessarie per far fronte alle difficoltà che la professione dell’enotecario sta affrontando e trarre poi giovamento e ispirazione da una competizione che, al di là del risultato, sarà di grande crescita per tutti.


Le categorie sono quella delle bottiglierie cosiddette “classiche” con asporto e quella dei pubblici esercizi specializzati nella mescita di vino e distillati.


Cropped shot of wine seller or cavist in white shirt with bowtie and apron looking at bottle, telling about the origin of this sort of wine, wine shelves on the background – courtesy: AB Comunicazione

I sei finalisti operano in territori del nord e centro Italia, ecco i candidati a diventare il “Migliore enotecario d’Italia”:


Enoteche con mescita


  • Luca Civerchia (Enoteca Rossointenso – Jesi)
  • Pietro Palma (To Wine – Prato)
  • Luca Sarais (Cantine Isola – Milano)


Bottiglierie classiche


  • Filippo Carraretto (La mia Cantina – Padova)
  • Andrea Lauducci (Enoteca Botrytis – Ferrara)
  • Mattia Manganaro (Biessewine – Brescia)

foto: Stanislav Kondratiev

Queste le parole di Francesco Bonfio, Presidente di AEPI: «Finalmente la figura dell’enotecario in Italia si sta sempre più definendo e durante la semifinale abbiamo avuto il piacere di vedere tutta la professionalità rappresentata dai partecipanti.


Tra i venti enotecari professionisti provenienti da Nord a Sud del paese abbiamo scelto i migliori che, oltre ad accedere alla finale di giugno, prenderanno parte ad un’esperienza di formazione immersiva presso due realtà d’eccellenza, una nazionale e l’altra internazionale. Ringraziamo profondamente il Comité Champagne e il Consorzio del Brunello per questa possibilità»


foto: furkanfdemir

Presso le sedi e territori simbolo del Comité Champagne e del Consorzio del Brunello gli enotecari potranno infatti sperimentare e scoprire le caratteristiche peculiari di questi vini così prestigiosi.


Andranno a comprendere aspetti dello Champagne legati alla comunicazione al consumatore e approfondiranno il Brunello con un focus su zone, altitudini, esposizioni, stili con verticali per andare alle radici. Sei giorni dove i finalisti apprenderanno competenze e tecniche di alto livello da sfruttare durante la finale e nelle esperienze successive di approccio al consumatore.


foto: Bruno Cantuária

Una bella iniziativa che seguiremo da queste pagine anche nei giorni della finale di Roma.




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fonte: AB Comunicazione

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