arriva moneta per il sostegno alle ig


Il MASAF ha messo sul piatto 25 milioni a sostegno delle filiere per la valorizzazione dei prodotti agricoli DOP e IGP


L’intesa era stata raggiunta un paio di mesi fa in Conferenza Stato Regioni ma la firma sullo schema di Decreto è arrivata pochi giorni fa.


[si legge (più o meno) in: 1 minuto]


Ora diciamocelo ancora: per noi questo Governo ha già mostrato dei limiti (non stiamo a parlarne adesso di come, dove e perché, ma lo pensiamo), però in questi mesi ci pare che abbia pure lavorato bene sull’agricoltura e la tutela della qualità.

Sì, lo sappiamo, si può fare meglio… ma con i “chiar di luna” che vediamo, un autunno che promette forbici (forse accétte), le “mani avanti” di questa fine estate sui provvedimenti di precedenti esecutivi e una non proprio brillante situazione social-finanziaria globale… beh, se Lollobrigida firma per 25 milioni a sostegno delle IG c’è da essere felici.


foto: Ilona Burschl

L’ultimo atto segue altri recenti interventi e riguarda la filiera agroalimentare dei prodotti a marchio DOP e IGP in merito al “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”. 

Il Decreto MASAF, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (pagina 1), definisce i criteri e le modalità per la concessione di contributi, da parte dell’Ufficio PQAI IV, volti al sostegno di iniziative per la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari DOP-IGP e, come dichiarato dal ministro Lollobrigida: «Costituisce un importante strumento per favorire la promozione dei nostri prodotti, traino per l’economia delle intere filiere agricole, sia nel mercato interno sia dal punto di vista delle esportazioni».


Articoli di maggior interesse del Decreto da cui riportiamo estratti sono: il n. 2 (finalità):

  • sviluppare azioni di valorizzazione volte ad accrescere e migliorare la divulgazione delle informazioni relative all’origine, alla reputazione, alla qualita’ e/o alle altre caratteristiche dei prodotti designati da DOP o IGP;
  • incentivare lo scambio di conoscenze, in particolare mediante azioni di formazione professionale, condivisione delle migliori pratiche e acquisizione di competenze;
  • sostenere progetti di ricerca e sviluppo, anche sotto il profilo della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, aventi ad oggetto la produzione, la commercializzazione e/o la salvaguardia dei prodotti designati da DOP o IGP, incluso il monitoraggio sull’uso legittimo e corretto delle relative denominazioni sul mercato, nel commercio elettronico e nei nomi di dominio, anche al fine di favorire la tutela dei corrispondenti diritti di proprieta’ intellettuale.

Gli articoli 5 e 6 (soggetti ammessi e non ai contributi) fra cui:

  • Consorzi di tutela
  • Organismi a carattere associativo dei Consorzi di tutela
  • Associazioni temporanee tra uno o piu’ soggetti di cui ai precedenti punti

foto: Grape things

Entro l’8 marzo di ciascun anno, come previsto dall’articolo 8 del Decreto, i richiedenti contributi dovranno poi far arrivare le proprie domande.

Soprattutto per chi lavora l’uva, sono questi giorni in cui si pensa ad altro, c’è tempo… e qualche speranza.



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fonte: MASAF
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