
luci sull’altra toscana vinicola
L’Altra Toscana ha chiuso la settimana delle Anteprime. In Santa Maria Novella, le nuove proposte da 10 consorzi sotto luci da lounge bar. La nostra selezione Super-22
La settimana delle Anteprime toscane, partita da Firenze, chiude il tour ritornando nel capoluogo regionale.
[si legge (più o meno) in: 5 minuti]
…In un’atmosfera da lounge bar, quasi da club, mi immergo tra le nuove proposte dei 10 Consorzi raccolti sotto una dicitura che probabilmente non rende loro merito o quantomeno ispira equivoco ai distratti.

Il Refettorio della Basilica di Santa Maria Novella, location d’eccezione a due passi dalla Piazza omonima, ha ospitato quest’anno la neonata kermesse della Toscana meno famosa.
L’illuminazione scelta è senz’altro d’effetto a livello estetico, mettendo in evidenza l’affascinante geometria architettonica della sala, ma allo stesso tempo la scarsa luce virata sul viola ha reso purtroppo impossibile l’apprezzamento delle nuance cromatiche dei vini. Per questo motivo non ne faccio cenno nelle descrizioni.

Qualche singhiozzo nel trovare l’ingresso dell’evento, l’indirizzo sulla convocazione era purtroppo errato, poi la giornata si è svolta nel migliore dei modi.

Il servizio è stato attento anche se a tratti in difficolta a stare al passo con le richieste. Decisi apprezzamenti sono arrivati dai partecipanti alla serie di masterclass con degustazioni trasversali condotta da Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano.

Badiamo alla sostanza e veniamo subito ai nostri assaggi.
Gli assaggi
Scelta azzeccatissima e oggettivo punto di forza della manifestazione è stato quello di riunire in un solo luogo la piccola grande Toscana dei 10 Consorzi minori, offrendo la possibilità di percorrere in lungo e in largo i vari areali, dall’alta, alla media e alla bassa collina fino alla costa, e viceversa.
Un viaggio virtuale ma anche fisico, perché nel calice questa eterogeneità si sente tutta.

Come abbiamo fatto per tutta la settimana delle Anteprime di Toscana ’22, abbiamo selezionato da qui un numero di “super” etichette multiplo di 22. Oggi giustappunto 22 esatti.
Non facile estrapolare solo 2/3 vini da ogni territorio, ancor più difficile e imbarazzante compararli per creare il “podio” che tanto piace ai nostri lettori.

Come sempre la nostra deontologia pone a capo di tutto il rispetto per il lavoro e così, dopo avere riletto le valutazioni, mi sono sinceramente compiaciuto di vedere sul podio vini da province diverse (Firenze, Grosseto, Siena) con premio della mia critica finito a Prato.
Rufina con Fattoria Selvapiana, Maremma con Brancaia, Terre di Casole con Tenute Pietro Caciorgna e Carmignano con Fattoria Ambra sono territori rappresentati in maniera strepitosa ma la Super-22 di oggi annovera tutti vini davvero eccellenti.

Su spiritoitaliano.net sapete comunque che abbiamo la convinzione di non conoscere i segreti della “vera verità” ma sicuramente abbiamo la certezza che siano etichette di grande valore e che meriterebbero una recensione ben più valorizzante rispetto alla sintesi che, per esigenze di immediatezza informativa, vi propongo.
Non siamo la Bibbia del vino (come del resto non lo sono anche le altre guide e recensioni che trovate in giro, indipendentemente da come ve la vendono) ma certamente siamo consci di ciò che scriviamo.

Anteprima #laltratoscana 2022
Super-22 da 10 consorzi DOP toscani

Chianti Rufina 2020 Fattoria Selvapiana Elegante e tipico. Frutta rossa matura e torrefazione. In bocca sprigiona energia e sapidità. Ottimo! |
Maremma Toscana Cabernet Sauvignon ‘Brancaia n° 2’ 2020 Brancaia Frutta matura (mora di rovo e mirtillo), felce e peonia. Ricco e avvolgente. Ottima freschezza con struttura ben bilanciata. Ha tratti signorili. |
Terre di Casole Sangiovese ‘Alberaia’ 2018 Tenute Pietro Caciorgna Bouquet ampio. Spezie dolci e arancia sanguinella. Energico, vellutato, persistente. Ottimo! |


Carmignano Riserva ‘Il Circo Rosso’ 2019 Pratesi Concentrato al naso, emergono tabacco, arancia tarocco e cenni balsamici. Estrema coerenza naso-bocca. Dal tannino vellutato, persistente. |
Carmignano Riserva ‘Elzana’ 2018 Fattoria Ambra (premio critica) Naso ampio e caratteristico: agrume, menta e tratti di minerali ferrosi. Ingresso vibrante. Sviluppo armonico. |
Chianti Rufina Riserva 2019 Frascole A naso si fa apprezzare per signorilità agrumata, mentolata e minerale. Sottile, verticale e succoso, dai ritorni di kumquat. |
Chianti Rufina Riserva ‘Vigneto Quona’ 2019 I Veroni Concentrato su giaggiolo essiccato, confettura di mirtillo e marasca. Sorso trigeminale e sapido. Da attendere. |
Colline Lucchesi 2016 Tenuta di Valgiano Bouquet lineare su note di fiori rossi, gelatina di ribes rosso e speziatura dolce. Persistenza pepata e fruttata. |
Colline Lucchesi Merlot ‘Casa e Chiesa’ 2020 Tenuta Lenzini Fragrante di ciliegia e muschio. Sorso vibrante con sviluppo elegante. |
Cortona ‘Linfa’ 2020 Fabrizio Dionisio Impatto concentrato su frutta scura, arancia tarocco e cannella. Ottimo allungo su riverberi di cacao. |
Cortona ‘Terrasolla’ 2019 Cantina Canaio Piacevole e varietale. Potente ed energico nella progressione tannica che torna al frutto e al cioccolato. Chiusura pepata. |
Maremma Toscana Rosso ‘Barbaspinosa’ 2018 Morisfarms Esprime equilibrio sin dal profilo olfattivo. Rispecchia l’annata. Incedere sinuoso con chiusura iodata. Gastronomico. |
Montecucco Rosso Riserva ‘Collemassari’ 2017 Collemassari Concentrazione di frutti neri in confettura, liquirizia e legni orientali. Ricco di estratto e profondità. Longevo. |
Montecucco Sangiovese Riserva ‘Viandante’ 2016 Tenuta Impostino Naso caratterizzato da note di frutti di bosco maturi, e pietra focaia. Il sorso dinamico riemerge su un epilogo di arancia sanguinella. |
Orcia Riserva ‘Capitoni’ 2018 Capitoni Emergono note di agrumi e fiori essiccati. Ottimo allungo dai ritorni balsamici. Bilanciato. |
Orcia Sangiovese Riserva ‘Il Tocco’ 2018 Campotondo Confettura di ciliegia, eucalipto e legni orientali. Ottima verticalità, dai tannini fitti ed eleganti con chiusura su cacao. |
Orcia ‘Ciriè’ 2018 Podere Albiano Note di cioccolato fondente, lampone in gelatina e chiodi di garofano. Bocca saporita. Tannini maestosi. Lungo epilogo agrumato. |
Terre di Casole ‘Mattaione’ 2016 Camporignano Frutti di bosco maturi e liquirizia. Buona acidità e coerenza alla beva. |
Terre di Pisa Sangiovese ‘Vignaalta’ 2018 Badia di Morrona Naso impostato su frutta matura, iris essiccato, cannella e vaniglia. Fresco. I tannini sono integrati e di ottima fattura. Impronta finale saporita. |
Terre di Pisa Rosso ‘Il Barbiglione’ 2017 Usiglian del Vescovo Ribes rosso maturo, glicine macerato e caramello. Sorso energico e vitale, tannini in via di integrazione. |
Valdarno di Sopra Merlot ‘Galatrona Villa Galatrona’ 2019 Petrolo Concentrazione su frutta matura, crème de cassis ed eucalipto. L’ingresso caldo cede il passo a una conduzione tannica, in via di polimerizzazione. Da attendere. |
Valdarno di Sopra Sangiovese ‘Petruna’ 2019 Il Borro Eleganti note di cardamomo, arancia rossa, rosa bulgara ed eucalipto. Sviluppo saporito, tannino fitto e ancora in parte da integrare. Chiusura di liquirizia. |


Premio della critica personale: Fattoria Ambra

Com’è giusto che sia, la qualità crescente porta a una differenziazione e a un’aderenza al terroir sempre maggiore.
Dai calici sembra innalzarsi a gran voce un messaggio condiviso da tutti i vignaioli: “Siamo sì minori, ma solo per numeri e non per qualità!”
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